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Il neomelodico Angelo Famao denunciato: “L’ho pagato ma non è venuto alla festa di mia figlia”

L’esibizione del cantante doveva essere la sorpresa alla festa di compleanno di una ragazza ad Anagni. La mamma ha versato 3.200 euro ma Angelo Famao non si è mai presentato, così non avendo neanche i soldi indietro ma solo tante scuse dall’agenzia dell’artista ha deciso di sporgere denuncia.
A cura di Redazione Roma
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Angelo Famao è considerato uno degli astri nel firmamento della nuova scena neomelodica. Ventisei anni, lanciato nel 2018 con la canzone "Tu si a Fine do Munno” (il video ha 83 milioni di visualizzazioni su Youtube), sponsorizzato agli esordi da Fabrizio Corona, ora è stato denunciato per truffa da una mamma arrabbiata. La vicenda è raccontata oggi dal Corriere della Sera, che riporta come la donna – residente a Ferentino in provincia di Frosisone – avesse deciso di fare una sorpresa alla figlia per il suo compleanno, pagando l'esibizione privata del cantante 3.200 euro, concordando tutto con l'agenzia del neomelodico, con tanto di contratto e bonifico già versato. Arriva il giorno cerchiato in rosso sul calendario, i minuti passano, i telefoni squillano a vuoto e poi alla fine, davvero, il Famao dà "buca" alla festa di compleanno della ragazza. Ma lui non si è mai presentato all'appuntamento in un locale di Anagni. E così la donna ha scelto di sporgere denuncia.

La versione di Angelo Famao

Diversa la versione del cantante che tramite il suo legale, ha smentito la versione della mamma, come spiegato in una richiesta di rettifica: “La condizione per l’accettazione della prestazione da parte del Famao era, espressamente, il saldo anticipato dell’importo sopra citato che non è avvenuto e, di conseguenza, nessun obbligo è stato assunto dal cantante”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera l'agenzia si sarebbe giustificata parlando di una mancata presenza di Famao come una sua scelta indipendente e gli avrebbe proposto un video di auguri del cantante come riparazione e nulla di più. Due versione radicalmente diverse e, se la denuncia non sarà ritirata, a decidere cosa è accaduto sarà un giudice.

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