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Il Lazio resta ancora in zona gialla: la decisione del Ministero della Salute

Il Lazio resta ancora in zona gialla: così ha deciso il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base delle indicazioni ricevute dalla Cabina di Regia e dal Comitato tecnico scientifico. Passeranno in zona arancione Emilia Romagna, Campania e Molise. Non sono previsti passaggi di regioni in zona rossa.
A cura di Enrico Tata
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Il Lazio resta in zona gialla: così ha deciso il ministero della Salute sulla base delle indicazioni ricevute dalla Cabina di Regia e dal Comitato tecnico scientifico. L'indice Rt si mantiene, seppure di poco, sotto la soglia di guardia fissata a 1 (si attesta infatti a 0.95), calano le terapie intensive, i ricoveri ordinari, i casi e il numero dei focolai. Aveva anticipato nelle scorse ore l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato: "Dai dati in nostro possesso del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il Lazio dovrebbe rimanere in zona ‘gialla’ con un valore RT a 0.95, una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta. Inoltre vi è una riduzione dell’incidenza per 100 mila abitanti".

Il ministro Roberto Speranza firmerà oggi una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passeranno in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise. Nessuna regione passerà in zona rossa.

I dati del Ministero della Salute: perché il Lazio resta in zona gialla

Secondo i dati delle tabelle con i 21 indicatori scelti dall'Istituto Superiore di Sanità per valutare l'andamento della pandemia da coronavirus in Italia, la classificazione complessiva del rischio nel Lazio è ‘bassa', con una valutazione di impatto basso e nessuna allerta segnalata. L'indice Rt, come anticipato, è attestato a 0.95, con intervallo compreso tra 0.98 e 0.93, quindi inferiore a 1 anche nel limite superiore della stima. Nel Lazio, inoltre, il tasso di incidenza dei casi positivi ogni 100mila abitanti in sette giorni è pari a 118. Sono in calo sia il numero dei focolai che il numero di casi giornalieri. Le nuove tabelle pubblicate oggi, venerdì 19 febbraio, fanno riferimento alla seconda settimana di febbraio.

I dati del bollettino di oggi

Nel Lazio sono stati diagnosticati oggi, 19 febbraio, 990 casi positivi su oltre 28mila tamponi elaborati, di cui 16mila antigenici e 12mila tamponi molecolari. Le persone decedute sono 38. Diminuiscono i casi, i decessi, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra casi positivi e tamponi è all'8 per cento, ma se vengono considerati anche i test antigenici la percentuale scende al 3 per cento.

Le regole della zona gialla

Nel Lazio resteranno quindi in vigore le regole della zona gialla: i negozi saranno aperti tutti i giorni fino alle 21, ma nel fine settimana saranno chiusi quelli all'interno dei centri commerciali. Gli spostamenti saranno liberi all'interno del territorio regionale, ma saranno vietati gli spostamenti tra le regioni, anche tra due regioni in zona gialla.

Per quanto riguarda bar, pasticcerie, pizzerie e ristoranti è consentito il servizio al tavolo solo fino alle ore 18. Consentito fino alle 22 il servizio da asporto e senza limiti d'orario il servizio a domicilio. I bar senza cucina e i minimarket potranno effettuare servizio da asporto fino alle ore 18. Confermato il coprifuoco alle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo. In zona gialla i musei e le mostre possono aprire dal lunedì al venerdì.

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