Il Lazio conta di vaccinare contro il coronavirus almeno 90mila persone entro gennaio
Secondo il ‘Piano regionale per la campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2 I Fase' il Lazio conta di vaccinare almeno 90mila persone entro i primi giorni del mese di febbraio. Così emerge da una tabella in cui viene esplicitato il cronoprogramma delle vaccinazioni per il personale sanitario e per i dipendenti e gli ospiti delle Rsa del territorio. Questo il target della ‘fase 1', con la ‘fase 2' che sarà invece dedicata alla vaccinazione degli anziani con più di 80 anni, delle persone di età compresa tra 60 e 79 anni, delle persone con più malattie, immunodeficienza o condizioni di fragilità, forze dell'ordine e insegnanti. La ‘fase 3' sarà dedicata al restante personale scolastico, ai lavoratori dei servizi essenziali ad alto rischio, alle carceri e alle persone con più malattie di ogni età. La ‘fase 4', infine, sarà quella che vedrà coinvolto il resto della popolazione. In totale la popolazione assistita dal servizio sanitario è pari a 5.571.117, di cui gli anziani sopra gli 80 anni sono quasi 380mila.
Le dosi di vaccino che arriveranno a gennaio nel Lazio
Il piano realizzato dalla Regione Lazio si basa sul primo invio di dosi da parte di Pfizer e comunicato dal commissario straordinario Domenico Arcuri lo scorso 16 dicembre. Questa prima fornitura sarà di circa 470mila dosi ogni settimana per un totale complessivo di 1.833.975 dosi. "Il Ministero della Salute precisa che le dosi di vaccino consegnate a tutti i Paesi europei per il 27 dicembre sono in numero "simbolico". La distribuzione vera e propria inizierà dalla settimana che inizia il 28 dicembre e all'Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana", si leggeva in una nota del ministero della Salute. Per il Lazio sono previste 179.818 dosi di vaccino complessive. Queste dosi si riferiscono, come detto, alla prima fornitura del vaccino Pfizer-BionTech (quindi solo le dosi al momento confermate per gennaio).
Il programma delle vaccinazioni nel Lazio
La Regione Lazio, si legge sul piano vaccinale, "ha provveduto alla rilevazione del personale da vaccinare nella fase I, individuando un numero di persone pari a 202.384 afferenti agli HUB regionali e alle altre strutture private accreditate e autorizzate". Sulla base delle 179mila dosi disponibili entro gennaio (ma è possibile che ne arrivino di più e tra l'altro, non è chiaro se il conteggio delle dosi su ogni fiala è stato fatto considerando una dose in più (6 invece di 5) ricavata dall'uso delle siringhe di ultima generazione acquistate da Arcuri) sono state assegnate alle diverse Asl della regione. Solo per fare due esempi, 18mila dosi complessive di vaccino andranno all'Hub dell'Asl Roma 1 al Santa Maria della Pietà e 14mila all'Hub dell'Asl Roma 6 all'ospedale dei Castelli. Ebbene queste 179mila dosi serviranno per vaccinare almeno 89.909 persone entro 37 giorni dall'inizio delle vaccinazioni (cioè indicativamente intorno al 3/4 febbraio). Nel conteggio delle dosi, infatti, sono inserite anche le seconde dosi (per il vaccino Pfizer servono infatti due dosi a distanza di circa 20 giorni l'una dall'altra). È possibile, però, che in effetti le persone vaccinate siano di più entro quella data per tre motivi: non tutto il personale sanitario deciderà di vaccinarsi, potrebbero arrivare ulteriori dosi del vaccino Pfizer, altri vaccini, come quello di Moderna, potrebbero essere approvati, e la ‘sesta dose' ricavata dalle siringhe di ultima generazione potrebbe far alzare il conteggio. Il commissario Arcuri, tra l'altro, ha già informato che la seconda fornitura da parte di Pfizer sarà di 2.507.700 dosi. Ad oggi, 2 gennaio, nel Lazio hanno ricevuto la prima dose di vaccino circa 17mila persone (sulle 44mila già dosi disponibili).