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News sull'omicidio di Thomas Bricca ad Alatri

Il buco nell’alibi e la rissa prima degli spari: l’omicidio di Thomas Bricca vicino a una svolta

Il caso dell’omicidio di Thomas Bricca potrebbe essere vicino a una svolta: una terza persona risulta indagata per favoreggiamento.
A cura di Natascia Grbic
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Un buco di mezzora nell'alibi e due risse, una avvenuta il 28 e l'altra il 29 gennaio: questi gli elementi che hanno fatto finire la famiglia Toson nel mirino di Procura e Carabinieri di Frosinone. A essere indagati sono Mattia e Roberto Toson, rispettivamente padre e figlio, per concorso in omicidio volontario. La notizia dell'ultim'ora è che c'è un'altra persona che adesso è finita nel registro degli indagati, per favoreggiamento: si tratta del patrigno di Roberto Toson.

Secondo gli investigatori l'uomo – indagato per favoreggiamento e distruzione di materiale informatico – avrebbe fatto sparire una pistola scacciacani e modificato le immagini del sistema di videosorveglianza dell'abitazione dei Toson.

I carabinieri hanno sequestrato anche il telefono del fratello minore di Mattia Toson (non indagato), che sarà analizzato dagli esperti del Racis, gli stessi che esamineranno oggi quello del fratello.

Di questo buco nell'alibi di Mattia Toson si parla da tempo. Il ragazzo quella sera era al compleanno di un amico in un agriturismo, presenza confermata e accertata. Sembra però che sia arrivato alle 21, mentre l'agguato a Thomas Bricca è avvenuto prima delle 20.30. Bisogna specificare che, sentito diverse volte per ore dai carabinieri, il ragazzo non è mai stato arrestato, ma rilasciato subito dopo gli interrogatori.La sua posizione e quella del padre, continuano però a rimanere al vaglio.

Al centro delle indagini dei militari ci sono due risse, avvenute proprio i due giorni precedenti al ferimento di Bricca. Il 29 gennaio alcuni amici di Thomas (non il ragazzo, non presente a nessuno di questi episodi) si sarebbero picchiati con il patrigno di Roberto Toson, lasciandolo appeso a una balaustra con i piedi nel vuoto. Il 28 gennaio sarebbero stati invece gli amici di Thomas a essere stati aggrediti da Mattia Toson e altre persone.

L'obiettivo di chi ha sparato a Thomas non era il 19enne, ma un suo amico, un ragazzo presente alle risse dei giorni precedenti. Entrambi avevano lo stesso giubbotto bianco: chi ha sparato avrebbe voluto intimidire lui e non Thomas, completamente estraneo ai fatti.

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