Andrea Gentili scomparso da Calcata, i Vigili del Fuoco: “Vicino al corpo nel bosco un cappello rosso e camicia a quadri”

"Abbiamo purtroppo subito avuto la sensazione che il cadavere trovato nei boschi a Calcata fosse di Andrea Gentili, in considerazione degli abiti che l'ottantatreenne indossava quando è scomparso e che si vedono negli annunci: una camicia a quadri blu e nera, pantaloni di colore cachi. Vicino al corpo c'era il suo cappellino rosso analogo a quello che Gentili indossava in occasione del pranzo in famiglia al ristorante a Calcata".
A parlare è Mauro Caprarelli, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Viterbo, che ieri Fanpage.it ha intervistato a margine dell'incontro nella Sala della Regina a Montecitorio "Ricerca di persone scomparse: attualità e prospettive di riforma" su iniziativa dell'onorevole Carolina Varchi. Andrea Gentili, lo ricordiamo, è scomparso il 26 settembre scorso, dopo essersi allontanato dai suoi famigliari nel Viterbese, dicendo di voler raggiungere la macchina.
"Operazioni di recupero del corpo complesse"
Caprarelli ha spiegato come le operazioni per recuperare il corpo a Calcata siano state particolarmente complesse, in quanto si trovava in una zona impervia, di difficile accesso, immersa nella vegetazione: "Il cadavere era in un avanzato stato di decomposizione per i molti giorni trascorsi". Il corpo è stato rinvenuto in fondo ad un versante scosceso a circa 90 metri di dislivello e alla distanza di circa 500 metri da un piccolo sentiero. La segnalazione è arrivata da un cacciatore che ha composto il Numero Unico delle Emergenze 112 nel pomeriggio di domenica scorsa 16 novembre.
Effettuata la localizzazione dalla squadra dei vigili del fuoco, tuttavia non c'erano le condizioni di sicurezza e sanitarie previste per dare il via alle operazioni di recupero, dunque è stato necessario attendere lunedì. L'intervento è cominciato ieri mattina ed è terminato intorno alle ore 15.30. "Gli operatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo e l'hanno posto su una barella, utilizzando per lo spostamento necessario a risalire in quota le tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali)".
Autopsia e riconoscimento del corpo
Poi cadavere è stato messo in sicurezza e trasferito all'obitorio di Viterbo, dove nella serata di ieri è stata fatta l'autopsia i cui risultati completi si attendono entro una trentina di giorni. Non è stato possibile invece il riconoscimento da parte dei famigliari di Andrea Gentili, in quanto la salma è fortemente decomposta. La moglie e la figlia erano presenti ieri sul luogo del ritrovamento, ma lo stesso per ovvi motivi non è stato possibile effettuarlo in quella sede.
Sul posto oltre ai vigili del fuoco del Comando provinciale di Viterbo hanno lavorato i carabinieri della stazione di Faleria, del Nucleo Operativo della Compagnia di Civita Castellana ed erano presenti i volontari dell'associazione Penelope Lazio Odv, che hanno aiutato la famiglia nelle ricerche e assistita in queste settimane di grande dolore.
"Nessun segno di violenza o morsi d'animale"
"Il corpo era intero e a prima vista non abbiamo notato segni di violenza, né morsi d'animale. La salma è chiaramente a disposizione dell'Autorità giudiziaria e una valutazione sullo stato del cadavere e sulle cause del decesso è competenza esclusiva al medico legale".
Serve l'esame del DNA
Sulla vicenda che vede la scomparsa di Andrea Gentili e il ritrovamento del suo cadavere lavora la Procura della Repubblica di Viterbo, l'attività investigativa è in corso e c'è riserbo. Il medico legale che ha esaminato la salma si riserverà alcuni giorni per depositare la perizia. Verranno disposti ulteriori accertamenti, come ad esempio l'esame del DNA. Sono molti gli aspetti ancora da chiarire e le domande alle quali rispondere ad esempio come Gentili sia arrivato nel luogo in cui è stato ritrovato morto.