Guerra in Ucraina, assessora Funari a Fanpage.it: “Roma sarà all’altezza nell’accoglienza dei profughi”

Sono 17.286 i cittadini ucraini arrivati in Italia fino ad oggi, 7 marzo: 8.608 donne, 1.682 uomini e 6.996 minori. Questi i dati comunicati dal Viminale. Tra le principali destinazioni, ovviamente, c'è Roma Capitale, che da poco ha istituito un'unità di crisi interistituzionale per far fronte all'arrivo dei profughi e fornire loro accoglienza e assistenza. Una task force voluta dal sindaco Gualtieri e coordinata dall'assessora al Sociale, Barbara Funari, ha attivato già un numero verde per l'emergenza in Ucraina che risponde all' 800.93.88.73 e una email dedicata: emergenza.ucraina@comune.roma.it. In soli tre giorni sono arrivate circa 2mila chiamate e 500 messaggi, sono stati accolti 140 ucraini e sono stati attivati 200 posti letto in tre alberghi della Capitale. Le telefonate che arrivano al numero verde, ha dichiarato a Fanpage.it l'assessora Funari, "sono di tutti i tipi. Arrivano da chi è già è ospitato da amici o parenti ucraini a Roma, ma che dopo qualche giorno ha bisogno di un'altra sistemazione, e arrivano telefonate anche da parte di chi è a bordo di un pullman e sta viaggiando verso Roma per avvisare che sta per arrivare. Oppure ancora chiamano parenti che aspettano arrivi di loro cari dall'Ucraina e ci chiedono cosa possono fare".
"Siamo felici che sia attiva l'unità di crisi. È evidente che aumenteranno i flussi degli arrivi, ma anche la macchina organizzativa interistituzionale ci metterà nelle condizioni di poter rispondere in maniera più adeguata, perché è evidente che da soli non ce la faremmo. La prefettura aprirà posti aggiuntivi e la Regione Lazio con la Protezione Civile metterà a disposizione 10mila posti. Se parte il circuito della Regione, la prima accoglienza la lasceremo gestire a quel circuito, dato che è l'ente preposto per la prima accoglienza", ha dichiarato ancora l'assessora Funari.
Quando sono arrivati a Roma i primi profughi sono stati immediatamente accolti nelle strutture alberghiere che hanno dato la loro disponibiltà. "Nel momento in cui li inseriamo nella rete dell'accoglienza, coinvolgiamo anche le Uscar della regione Lazio e al momento del check in in albergo proponiamo loro un tampone".
Il 5 marzo un tir carico di 22 tonnellate di aiuti per la popolazione dell'Ucraina è partito da Roma carico di alimenti, prodotti per l'igiene, vestiario e medicinali da banco. "In queste ore stiamo provando a verificare, raccogliere informazioni e censire le varie realtà che si occupano di inviare aiuti in Ucraina nell'ottica di mettere in campo tutte le informazioni corrette per i cittadini. Capiremo nei prossimi giorni se allestire un sito dedicato anche in collaborazione con i municipi, perché per esempio anche alcuni municipi stanno attivando una rete territoriale tra le diverse associazioni. La Croce Rossa, per esempio, ci ha dato anche una lista di quali farmaci raccogliere, proprio perché anche questo tipo di generosità da parte dei romani va organizzata per essere più efficaci nella raccolta, perché altrimenti rischiamo di raccogliere cose che rischiamo di non poter distribuire".
A margine dell'insediamento dell'Unità di crisi il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha dichiarato all'agenzia Nova: "Gli scenari che arrivano dal fronte non sono incoraggiare e avremo molto da lavorare, ma oggi ho registrato una grande voglia di fare. Non c'è un tetto massimo sul numero di alloggi da individuare. Spero di essere smentito ma dobbiamo mettere in conto un afflusso consistente. Le notizie che arrivano dal fronte di guerra non sono tranquillizzanti. Roma è la Capitale d'Italia e ha gia' una presenza importante di cittadini ucraini che fanno da polo di attrazione. Non ci siamo dati limiti, ma ci stiamo muovendo nella logica di trovare il piu' possibile posti per l'accoglienza; poi vedremo le evoluzioni". Anche per Funari "non è il momento di mettere soglie o limiti. Roma sarà sicuramente all'altezza di accogliere in questo momento così drammatico gli ucraini che arriveranno, ma dobbiamo cercare di accogliere nella maniera più organizzata possibile".