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Fucile sotto al letto del figlio minorenne e pistola tra le scarpe: maxi sequestro di armi

Il bilancio delle verifiche dei carabinieri tra Roma e provincia vede il 15 per cento delle persone controllate non a norma, 27 denunce in stato di libertà e 165 armi da fuoco ritirate.
A cura di Alessia Rabbai
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Parte delle armi sequestrate dai carabinieri
Parte delle armi sequestrate dai carabinieri

Un fucile sotto al letto del figlio minorenne; un altro, a pompa, appoggiato su un comodino della camera da letto; pistole nascoste all'interno delle scatole di scarpe o armadi. Sono solo alcuni degli esempi di armi incustodite o detenute in modi potenzialmente pericolosi, che costituivano un rischio per chi le aveva in casa. I carabinieri hanno verificato la detenzione di 1500 armi, controlli che sono stati fatti a seguito dei furti in abitazione tra Roma e provincia da inizio 2024, anche su indicazione del prefetto di Roma Lamberto Giannini, in occasione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Accade spesso infatti, che pistole e fucili lasciati incustoditi durante i furti in casa vengano rubati e poi rivenduti nel mercato illegale.

Controllate 478 persone e ritirate 165 armi da fuoco

I carabinieri del Gruppo di Ostia hanno intensificato i controlli sulla corretta detenzione delle armi tra il litorale Nord di Roma fino a Civitavecchia, la zona a Nord della Capitale lungo la via Cassia, i territori delle Compagnie di Bracciano e Monterotondo. I militari hanno controllato 478 persone, che possiedono armi e le verifiche hanno portato a 27 denunce in stato di libertà, 11 segnalazioni al prefetto per la revoca del porto d’armi e 35 diffide a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica.

Il bilancio dei controlli vede il 15 per cento delle persone controllate risultato non a norma, 165 armi da fuoco ritirate, tra sequestri e ritiri amministrativi, 26 armi bianche e quasi 5mila munizioni. Alcuni persone si sono messe in regola, anche acquistando armadi idonei a custodire le armi, altri di propria iniziativa hanno deciso di disfarsi di armi e munizioni, regalandole ad amici che hanno titolo per possederle, come nel caso di 81 tra pistole e fucili e quasi 2mila munizioni, che sono stati consegnati ai carabinieri.

Modi non consentiti in cui venivano tenute le armi

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Dai controlli è emerso che le armi venivano custodite in luoghi e modi non consentiti e potenzialmente pericolosi: un fucile era sotto il letto del figlio minorenne del proprietario; un altro, a pompa, era appoggiato su un comodino; altre armi erano nascoste in scatole di scarpe o all'interno di armadi, che si potevano aprire senza difficoltà. Altre violazioni registrate sono la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, il possesso di munizioni in più rispetto al numero consentito, porto d’armi scaduto, omessa denuncia del trasferimento del luogo di custodia delle armi, cessione di armi senza la prevista autorizzazione, mancanza delle armi regolarmente denunciate, come ad esempio una carabina persa da circa 30 anni vicino Roma e possesso di armi mai denunciate. Ad una persona i carabinieri hanno sequestrato un arsenale di quasi 40 armi. A Nord di Roma hanno ritirato 5 pistole e 6 fucili ad una donna, che aveva trovato dopo la morte del marito.

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