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Finisce in tragedia la lite nel parcheggio di Gaeta: l’82enne aggredito è morto dopo giorni di agonia

Non ce l’ha fatta l’uomo di 82 anni aggredito dopo una lite in un parcheggio di Gaeta: morto dopo giorni agonia, il 46enne potrebbe presto essere accusato di omicidio preterintenzionale.
A cura di Beatrice Tominic
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Parcheggio Ex Avir a Gaeta, foto da Google Maps.
Parcheggio Ex Avir a Gaeta, foto da Google Maps.

È morto dopo giorni di agonia l'uomo di 82 anni aggredito durante una lite in un parcheggio a Gaeta. L'uomo, un turista romano in vacanza con la moglie, è stato aggredito dopo una lite scoppiata per cause legate alla viabilità. In breve tempo, dalle parole si è passati ai fatti. Scesi entrambi dalle automobili, il guidatore dell'altra vettura lo ha spinto e l'uomo ha battuto la terra in strada. Mentre i passanti allertavano i soccorsi, l'automobilista è scappato via.

L'ottantaduenne è stato trasferito d'urgenza al vicino ospedale Dono Svizzero di Formia, dove, in condizioni gravissime per un trauma cranico, ha lottato fra la vita e la morte, ma non ce l'ha fatta. La Procura di Cassino sul caso ha aperto un'inchiesta: non si esclude che l'automobilista, un quarantaseienne di Napoli, già denunciato a piede libero per lesioni e omissione di soccorso, possa essere accusato di omicidio preterintenzionale.

Scaraventato a terra, batte la testa e muore: cosa è successo

I fatti sono avvenuti qualche giorno fa, nel parcheggio dell'ex Avir a Gaeta. L'ottantaduenne si trovava a bordo della sua automobile, una Fiat Panda, e si stava avviando verso l'uscita dell'area di sosta quando è scoppiata la lite con un altro automobilista, un uomo di 46 anni al volante di una Alfa Giulietta con a bordo moglie e figli, probabilmente per questioni legate alla precedenza.

Dopo il diverbio, il quarantaseienne è sceso dall'auto, ha raggiunto quella dell'ottantaduenne e ha sferrato un pugno sul vetro laterale della Panda, frantumandolo. Quando l'anziano è sceso dall'auto per protestare, l'altro automobilista ha spinto anche lui che, però, è caduto a terra e ha sbattuto la testa sull'asfalto. A chiamare i soccorsi sono stati i passanti, mentre l'Alfa Giulietta si allontanava, senza prestare aiuto.

Cosa è successo: oltre ai testimoni, anche i video di sorveglianza

Già denunciato a piede libero per lesioni e omissione di soccorso, possa essere accusato di omicidio preterintenzionale, non è escluso che possa presto essere accusato di omicidio preterintenzionale. La Procura di Cassino, di pertinenza del territorio, ha già aperto un'inchiesta e i fatti sono stati accertati dalle videocamere di sorveglianza della zona che hanno permesso di percorrere la scena e di individuare la macchina e il suo proprietario.

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