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Martina Scialdone, uccisa dall'ex a Roma

Femminicidio di Martina Scialdone, chiesta la conferma dell’ergastolo per l’ex che le ha sparato

Il sostituto procuratore ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo nei confronti di Costantino Bonaiuti, a processo per il femminicidio dell’ex Martina Scialdone, uccisa con un colpo di pistola a Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Il killer Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone.
Il killer Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone.
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Conferma della condanna all'ergastolo per Costantino Bonaiuti. È la richiesta avanzata in aula dal sostituto procuratore generale alla Corte d'Appello di Roma nei confronti del sessantunenne ingegnere Enav e sindacalista Assivolo, a processo per il femminicidio della ex fidanzata. L'avvocata trentacinquenne Martina Scialdone è stata uccisa con un solo colpo di pistola davanti a un ristorante di via Amelia nel quartiere Tuscolano il 13 gennaio del 2023.

Bonaiuti è accusato di omicidio volontario aggravato da motivi futili e abietti, tra cui la gelosia e la relazione sentimentale pregressa e la premeditazione. Il procuratore generale ha inoltre sottolineato la "gravità e lucidità" dell'imputato nel compiere il delitto. Alla richiesta della Procura della Repubblica si sono uniti gli avvocati di parte civile, della quale fanno parte la mamma e il fratello di Martina Scialdone. Bonaiuti dovrà rispondere anche di porto illegale di arma in luogo pubblico. Il 16 luglio 2025 è fissata la sentenza della Corte d'Assise d'Appello.

Costantino Bonaiuti condannato in primo grado per il femminicidio di Martina Scialdone

Costantino Bonaiuti è già stato condannato in primo grado a dicembre 2024 per il femminicidio di Martina Scialdone. La Procura aveva chiesto per l'imputato la pena dell'ergastolo, confermata dai giudici della Corte d'Assise. Un proiettile quello che ha raggiunto Martina, sparato da vicino, che l'ha uccisa dopo vari minuti. I risultati dell'autopsia hanno eslcuso che il colpo sia partito per errore. Bonaiuti ha sparato dall'alto verso il basso, recidendole l'arteria polmonare.

Martina Scialdone uccisa con un colpo di pistola

Secondo l'accusa che ha ricostruito la dinamica dell'accaduto, Bonaiuti sapeva dove trovare Scialdone, l'avrebbe aspettata all'uscita del locale al Tuscolano. Dopo una discussione le avrebbe sparato un colpo di pistola, uccidendola. Martina è morta tra le braccia di suo fratello, che aveva avvisato della presenza dell'ex e che nel frattempo l'aveva raggiunta. Bonaiuti per ferirla mortalmente avrebbe usato una Glock, detenuta per uso sportivo.

Ad asssistere alla scena sono state diverse persone, che hanno testimoniato, una di queste ha detto di aver sentito Bonaiuti dire alla vittima: "Dove vai, tanto sei morta". Il movente del delitto sarebbe da ricondurre alla fine della loro relazione, Scialdone aveva infatti deciso di lasciarlo. Lui ne avrebbe controllato gli spostamenti attraverso un dispositivo gps collegato di nascosto al suo cellulare.

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