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Perché a Roma si dice “fare il giro delle sette chiese”

“Fare il giro delle sette chiese” è uno fra i modi di dire più famosi della nostra lingua, eppure non tutti sanno che deriva dal percorso di un pellegrinaggio che si svolgeva nella città di Roma.
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A cura di Beatrice Tominic
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"Fare il giro delle sette chiese", è probabilmente uno fra i modi di dire più conosciuti della nostra lingua. Oggi, la maggior parte delle volte in cui utilizziamo questa espressione è per indicare che ci siamo trovati a perdere tempo girovagando a vuoto oppure che abbiamo tentato di avere un incontro con qualcuno per parlargli, senza avere successo. Nell'età contemporanea, infatti, il giro delle sette chiese suggerisce un messaggio negativo, ma, in origine, si trattava di un pellegrinaggio organizzato dai fedeli cristiani nella città di Roma lungo 20 chilometri che partiva dal centro della cristianità del mondo, in piazza San Pietro e si concludeva nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Ma da dove nasce questo modo di dire? Scopriamo in cosa consisteva il pellegrinaggio portato alla ribalta da San Filippo Neri e perché ancora oggi si usa questa espressione nella vita quotidiana.

San Filippo Neri e il successo del "giro delle sette chiese"

L'origine del pellegrinaggio delle sette chiese di Roma nasce già nel medioevo, quando i pellegrini cristiani, soprattutto europei, iniziano a recarsi a Roma (per questa ragione vengono detti "Romei") per pregare sul sepolcro di San Pietro e sulle spoglie di San Paolo, ma è dal 1300, anno del primo Giubileo cristiano disposto da Papa Bonifacio VIII che prende inizio la prima idea di pellegrinaggio vero e proprio. Tuttavia, per ottenere il successo, occorre aspettare ancora quasi due secoli, con Filippo Neri, trasferitosi a Roma nel 1534 e diventato sacerdote nel 1551, che fin dall'anno immediatamente successivo all'inizio del sacerdozio organizza un vero e proprio itinerario di circa 20 chilometri per condurre i fedeli nelle più importanti basiliche della città di Roma.

Basilica di San Giovanni.
Basilica di San Giovanni.

Da un gruppo di appena 5 o 6 fedeli, in pochi anni il pellegrinaggio e la popolarità di Filippo Neri aumentano fino ad arrivare, già una decina di anni dopo, a contare 6mila partecipanti. Il viaggio dei pellegrini della città di Roma, inoltre, inizia ad avere un giorno stabilito negli anni: viene scelto il giovedì grasso per contrastare le celebrazioni pagane del Carnevale.

Il percorso dei fedeli che tocca le sette basiliche

Come abbiamo visto, l'itinerario che si svolge nel corso del pellegrinaggio delle sette chiese a Roma, si snoda su 20 chilometri di percorso e tocca le sette basiliche più significative della città che, in ordine di visita, sono la Basilica di San Pietro, San Paolo fuori le Mura, San Sebastiano, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore.

Basilica di Santa Maria Maggiore.
Basilica di Santa Maria Maggiore.

La partenza avviene da San Pietro fino a San Paolo fuori le Mura, tagliando il centro della città di Roma da nord a sud e attraversando il fiume Tevere, per il tratto di strada più lungo dell'intero itinerario fra i 6 e gli 8 chilometri. A partire, generalmente, dal giorno seguente, si inizia il percorso su via delle Sette Chiese (ancora oggi si chiama così), per una camminata di altri 4 chilometri circa, fino ad arrivare a San Sebastiano dove viene svolta la Messa. Dopodiché ricomincia la camminata, stavolta di poco più di 5 chilometri, verso San Giovanni in Laterano e le ultime tre basiliche che si trovano tutte a distanze abbastanza brevi. A neanche 900 metri da San Giovanni in Laterano, infatti, si trova Santa Croce in Gerusalemme; a due chilometri di distanza c'è la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura e, infine, ad altri 2 chilometri circa la tappa d'arrivo, la Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui si intona il "Salve Regina" e termina il pellegrinaggio.

Le tappe simboliche del pellegrinaggio alle sette chiese

Secondo la fede cristiana, ogni tappa del pellegrinaggio alle sette chiese ha un significato profondo per la religione cristiano-cattolica: ogni visita, infatti, rappresenta uno dei viaggi di Gesù, dalla notte in cui è stato catturato fino alla crocifissione. In questa ottica, inoltre, il pellegrinaggio delle sette chiese non è soltanto un modo per toccare i luoghi della fede, ma anche per accompagnare lo stesso Gesù.

Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Basilica di San Paolo fuori le Mura.

La prima basilica vuole ricordare, infatti, il viaggio dal Cenacolo, dove viene celebrata l'Ultima Cena, fino al Giardino del Getsemani dove prega e inizia a sudare sangue; il viaggio da qui fino alla casa di Anna, dove viene interrogato e schiaffeggiato, è rappresentato dalla seconda. La terza vuole indicare le sofferenze e gli insulti del viaggio nella casa di Caifa; la quarta, invece, la prima apparizione di Gesù, accusato con false testimonianze, davanti a Pilato; la quinta l'apparizione davanti al re Erode e alle sue guardie e la sesta di nuovo davanti a Pilato, quando Gesù viene incoronato con le spine e condannato a morte. L'ultima chiesa, infine, ricorda il viaggio dalla casa di Pilato al monte Calvario che Gesù compie portando la croce sulle spalle, la sua morte e la resurrezione.

San Lorenzo fuori le Mura.
San Lorenzo fuori le Mura.

Il pellegrinaggio delle sette chiese oggi

Molti fedeli compiono ancora oggi il pellegrinaggio delle sette chiese a Roma: se lo spirito con cui i pellegrini si approcciano alla città e al cammino è rimasto immutato, le date e il percorso, invece, hanno subito qualche modifica. Oggi, infatti, si svolge nella notte tra l'11 e il 12 maggio e, pur partendo sempre dalla Basilica di San Pietro e concludendo in quella di Santa Maria Maggiore, dal Giubileo del 2000 la basilica di San Sebastiano è stata sostituita dalla visita del Santuario della Madonna del Divino Amore.

Santuario della Madonna del Divino Amore.
Santuario della Madonna del Divino Amore.

Oltre al percorso simbolico e religioso, infine, molti altri turisti hanno deciso di muoversi nella città di Roma seguendo questo itinerario anche in bicicletta per attraversare il centro città oppure a piedi, approfittando dei monumenti e dei luoghi turistici che si possono raggiungere seguendo il percorso delle sette chiese.

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