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Famiglie Arcobaleno in piazza a Roma: “Ci aspettiamo sindaci disobbediscano al governo”

Associazioni Lgbtq+ in piazza a Roma. In duemila manifestano contro il governo per il riconoscimento dei figli delle coppie omosessuali: “Cara Roccella che di cara non hai niente, tu dici che la stepchild adoption è una passeggiata, dillo alle famiglie che aspettano anni prima di poter adottare i loro bambini”.
A cura di Valerio Renzi
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Oggi pomeriggio in piazza a Roma il presidio delle associazioni Lgbtq+, contro l'offensiva del governo Meloni sulla trascrizione anagrafica di entrambi i genitori dei figli delle coppie omosessuali. “È importantissimo che i sindaci nelle città siano con noi nelle piazze italiane”, ha sottolineato Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno. Gli ha fatto eco Pietro Turano di Arci Gay: “L’Italia è uno dei pochi paesi che in Europa non riconosce i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali al pari dell’Ungheria”. Duemila persone riempiono la piazza. Tanti gli esponenti politici del Partito Democratico e della sinistra. Presente anche il sindaco Roberto Gualtieri.

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Ieri il sindaco Roberto Gualtieri ha chiarito come il Campidoglio è determinato a trascrivere i figli di due mamme, "fattispecie per la quale riteniamo l'indirizzo della giurisprudenza molto chiaro". Il primo cittadino si è detto pronto a guidare il fronte dei sindaci: "In queste settimane ho portato avanti il dialogo con molti sindaci del nostro Paese e ci sentiremo ancora all'inizio della prossima settimana per fare insieme un punto finale sulle possibili iniziative da intraprendere collettivamente, nell'esclusivo interesse dei minori a partire dal tema degli ostacoli alla trascrizione e alla registrazione dei figli di coppie di donne, non riconducibili a una Gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge e che nessuno sta chiedendo di legalizzare".

Una volta si diceva ‘patria potestà'. La responsabilità genitoriale è quella che ci assumiamo noi coppie omogenitoriali prima ancora che i bambini nascano. – ha scandito Crocini dal palco  – Cara Roccella che di cara non hai niente, tu dici che la stepchild adoption è una passeggiata, dillo alle famiglie che aspettano anni prima di poter adottare i loro bambini. Cara Roccella e cara destra omofoba, e cara parte della sinistra omofoba ,andate a dire che è una passeggiata alle mamme di Damiano, bambino nato con sindrome di Down, cosa sarebbe successo se il sindaco Sala non avesse trascritto l’atto di nascita? Solo così hanno potuto entrambe stare accanto al bambino. Vi dovete vergognare”.

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