Erboristeria a Roma chiude per Halloween: “Impossibilitati a gestire i vostri piccoli mascherati”

Zucche, fantasmi, mostri e streghette, c'è chi Halloween lo aspetta con emozione pronto a travestirsi dalla sua maschera preferita. Le strade di Roma si preparano ad accogliere mostruosi e chiassosi gruppi di bambini e ragazzi per il tradizionale "dolcetto o scherzetto", suonando ai campanelli dei condomini o entrando all'interno di negozi, bar e ristoranti, alla ricerca di leccornie.
In città sono tante le attività commerciali che da giorni hanno addobbato le proprie vetrine a festa con striscioni a tema, decorazioni luminose e oggetti vari, che richiamano la "festa dei mostri". Ma mentre c'è chi si appresta con allegria a trascorrere questa festa dedicata soprattiutto ai bambini e al loro divertimento con travestimenti, feste, musica e balli, c'è chi decide di chiudere il negozio. Magari approfittando di qualche ora in più di riposo in concomitanza del Ponte di Ognissanti.
"Impossibilità di gestire le scorribande dei vostri piccoli mascherati"
L'erboristeria Herba Mater in via Appia Nuova ha infatti messo un cartello in vetrina, condiviso in vari gruppi Facebook di quartiere. Nel cartello l'attività commerciale annuncia la chiusura in concomitanza del 31 ottobre: "A causa della cosiddetta ‘festa' di Halloween, il pomeriggio del 31 ottobre siamo costretti a chiudere l'attività per l'impossibilità di gestire le scorribande dei vostri piccoli mascherati – si legge sul cartello – Ci vediamo il 3 novembre". Un cartello sicuramente ironico, con tanto di zucche e fantasmi, che potrebbe far riferimento all'esuberanza dei giovani romani.
L'erborista a Fanpage.it: "Ho subito danni e mi sono spaventata"
La dottoressa Antonella Favaro gestisce la sua erboristeria da tredici anni in via Appia Nuova. Sorridendo ha spiegato il perché della decisione: "L'anno scorso ho subito danni il pomeriggio di Halloween, mi hanno rotto un incensiera da 120 euro e mi hanno graffiato le mani per prendere le caramelle. Più del comportamento dei bambini mi ha sconvolto la maleducazione degli adulti. Infatti quando mi sono accorta di non riuscire a gestire la situazione da sola ho chiuso a chiave la porta del negozio.
Bussavano da fuori gridandomi: "Dacci le caramelle, vogliamo le caramelle". Onestamente è stata un'esperienza sgradevole, violenta e mi sono molto spaventata. Il mio poi è un negozio di pregio, creato da un interior design. Non mi fraintenda, mi piacciano molto i bambini, quando vengono dei piccoli clienti li faccio passare dall'altra parte del bancone dove sto io, mostrandogli ad esempio come si confezionano le tisane. Ma non voglio subire altri danni".