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Emergono 3 mausolei nel quartiere Appio Latino: “Difficile valorizzarli, dobbiamo tutelarli”

Sono stati ritrovati tre piccoli mausolei in via Luigi Tosti a Roma, nella zona dell’Appio Latino, a pochi passi dall’ipogeo di via Dino Compagni: quale sarà il loro destino adesso?
A cura di Beatrice Tominic
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Nella giornata del primo gennaio è stata data notizia del ritrovamento di alcune rovine romane fino ad oggi sconosciute. Il ritrovamento di quelli che si sono presto rivelati essere tre piccoli mausolei, è avvenuto ad appena mezzo metro dalla strada, in quella che oggi è via Tosti, poco distante dal Parco dell'Appia Antica, nella zona a sud est della città di Roma, dove passava l'antica via Latina, mentre erano in corso i lavori in un cantiere di Acea Ato2 spa per la sostituzione di alcune strutture alla rete idrica. I tre piccoli mausolei appartenevano ad un unico complesso funerario e secondo gli esperti risalgono ad un periodo compreso fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.. Come si deduce dalle irregolarità dei tagli di tufo, le strutture probabilmente sono state create sfruttando il fronte di una cava di pozzolana abbandonata. Le strutture si presentano parzialmente compromesse: una mostra segni di combustione riconducibili all'incendio che ne ha determinato l'abbandono e ne resta soltanto il basamento. Le altre due, invece, oltre al basamento in opera cementizia, si caratterizzano per le pareti che nella prima sono in tufo giallo e nella seconda in opera reticolata.

Gli oggetti rinvenuti nei piccoli mausolei

Oltre alle tre strutture architettoniche, sulle quali è possibile intravedere gli strati precedenti e numerose quantità di intonaci colorati della cava su cui sorgono i mausolei, all'interno degli scavi, diretti dall'archeologa Angelina De Laurenzi ed eseguiti dalla ditta Archeo di Fabio Turchetta, è stata rinvenuta una testa di cane in terracotta. Si è pensato, all'inizio che potesse trattarsi di un gocciolatoio, ma una volta scoperta la mancanza del foro di scolo, si è capito che lo scopo doveva essere puramente decorativo. Fra i ritrovamenti portati alla luce, inoltre, ci sono un'olla cineraria in ceramica che, perfettamente integra, contiene ancora resti ossei e una sepoltura a inumazione in nuda terra di un giovane.

"Una scoperta che getta nuova luce su un contesto importantissimo, quella via Latina che da Porta Capena arrivava fino a Capua il cui tracciato è oggi ancora visibile nei Parchi degli Acquedotti e delle Tombe di via Latina. Ancora una volta Roma mostra importanti tracce del passato in tutto il suo tessuto urbano", ha dichiarato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma. Il ritrovamento dei 3 mausolei, il loro relativo studio, l'analisi dei dati raccolti sul campo e la comparazione con gli altri scavi vicini, infatti, possono contribuire ad ampliare la conoscenza che già abbiamo su tutta la zona intorno all'antica via Latina, dove sono molti gli edifici funerari emersi. A poche decine di metri e ad appena pochi minuti a piedi, nel 1956 è stato ritrovato l'ipogeo di via Dino Compagni, caratterizzato per la varietà architettonica e le decorazioni pittoriche: 100 affreschi con cicli pittorici pagani alternati a dipinti cristiani.

La testa di cane ritrovata nel complesso dei tre mausolei di via Tosti.
La testa di cane ritrovata nel complesso dei tre mausolei di via Tosti.

Quali prospettive future per i tre mausolei di via Tosti

"I tre mausolei ritrovati sono sotto il livello stradale, valorizzarli è molto difficile, la priorità in questo momento è tutelarli, cioè fare in modo che la nuova posa dei tubi non danneggi ulteriormente questi mausolei: questa è una cosa che è già stata fatta", dichiarano a Fanpage.it dalla Soprintendenza Speciale di Roma del Mibac. "I mausolei resteranno intatti e verranno coperti con tessuti protettivi, noi sapremo esattamente dove sono, a che profondità, per cui nel futuro non avranno altri danni: tutti i dati raccolti saranno inseriti nelle banche dati della Soprintendenza."

Ma come è possibile che i tre piccoli mausolei, pur essendo ad appena mezzo metro dalla strada, siano ancora stati ritrovati soltanto adesso? "È del tutto evidente che lì il livello cittadino non si è alzato molto perché quelle sono proprio le parti iniziali di questi piccoli edifici funerari. Forse quando è stata costruita quella parte dell'Appio Latino, la zona più vecchia del quartiere (ben distinta da quella nuova costruita in epoca postbellica), questi resti erano ancora visibili, ma dopo la costruzione della strada, però, se ne era persa memoria."

Come abbiamo visto, è proprio la vicinanza al suolo stradale che non permette la valorizzazione delle strutture architettoniche: diversamente, però, può essere il destino degli oggetti rinvenuti. "L'urna funeraria e la testa del cane sono stati trasportati, invece, nei magazzini della Soprintendenza, verranno restaurati e studiati, soltanto in seguito si deciderà cosa farne. Si proveranno a fare degli esami biologici e clinici, infine, sui resti di ossa conservati all'interno dell'urna funeraria, per tentare di stabilire con più precisione l'epoca in cui questi mausolei erano utilizzati", concludono dalla Soprintendenza.

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