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Emergenza siccità, Radicali: “Livello Tevere critico, adesso servono interventi strutturali”

“Abbiamo voluto portare alla luce alcuni dati e vogliamo anche fare alcune proposte, sottolineando i due grandi problemi che ci sono in Italia: la perdita dell’acqua nella rete (il 40 per cento dell’acqua viene disperso) e la mancata depurazione delle acque reflue”, ha dichiarato a Fanpage.it Massimiliano Iervolino, segretario dei Radicali Italiani.
A cura di Enrico Tata
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Non piove da settimane, alcuni tratti del Tevere sono praticamente prosciugati, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha proclamato nei giorni scorsi lo stato di calamità naturale. "Una situazione che è preoccupante soprattutto per il centro nord Italia e per questo abbiamo voluto dare un segnale, evidenziare alcuni dati e avanzare alcune proposte", ha dichiarato a Fanpage.it Massimiliano Iervolino, segretario dei Radicali Italiani, che hanno organizzato una conferenza stampa sulla siccità proprio sugli argini del Tevere. "Per quanto riguarda il Lazio e Roma nello specifico, le precipitazioni in città sono diminuite del 63 per cento rispetto alla media del periodo (tradotto in numeri: 143 millimetri nel 2022 e 434 millimetri nel 2021), il livello del fiume Tevere è inferiore di 1,5 metri rispetto alla media, peggio del 2017, anno di peggior siccità della storia recente. La portata dell'Aniene, inoltre, è dimezzata rispetto alla media e il lago di Nemi è addirittura un metro sotto il livello del 2021", ha spiegato Iervolino.

"Abbiamo voluto portare alla luce questi dati – ha continuato Iervolino – e vogliamo anche fare alcune proposte, sottolineando i due grandi problemi che ci sono in Italia: la perdita dell'acqua nella rete (il 40 per cento dell'acqua viene disperso) e la mancata depurazione delle acque reflue. Questo problema coinvolge un terzo dei comuni italiani, 939 agglomerati che sono sotto infrazione europea. Sull'Italia, infatti, pendono quattro procedure di infrazione europea per agglomerati che si trovano in quasi tutte le regioni italiane e soprattutto nelle regioni del centro sud Italia. La procedura più vecchia risale al 2004 ed è arrivata già a doppia sentenza della Corte di giustizia europea e quindi possono arrivare anche multe pecuniarie. Ad oggi, secondo quanto risulta, l'Italia ha già pagato multe per 120 milioni di euro. Le altre procedure di infrazione stanno andando avanti e quella del 2009 dovrebbe arrivare anch'essa a breve a doppia sentenza". Il segretario di Radicali Italiani ricorda inoltre che "diversi fondi del Pnrr vanno proprio in investimenti nella depurazione delle acque, come ci chiede la direttiva europea. Questi soldi, tra l'altro, dovrebbero servire anche a risolvere il problema della perdita nelle condotte idriche".

Cinque Regioni italiane sono in stato di emergenza a causa delle siccità e, come detto, il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, ha proclamato lo stato di calamità naturale. "Il problema, che è un problema storico italiano, è che qui si fa qualcosa solo quando scoppia l'emergenza e non si previene mai l'emergenza stessa. Succede per l'acqua e succede anche, per esempio, per il dissesto idrogeologico. Bisogna intervenire invece con interventi strutturali e non con interventi spot, perché il riscaldamento globale andrà avanti e bisogna attrezzarsi per affrontare problemi come questi".

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