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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi e i resti umani al San Camillo, l’avvocata Sgrò: “Per ora solo suggestioni”

Le ossa ritrovate al San Camillo potrebbero appartenere a Emanuela Orlandi? A rispondere a Fanpage.it è stata l’avvocata Laura Sgrò che ha precisato cosa è accaduto nelle ultime ore sul caso.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra l’avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.
A sinistra l’avvocata Laura Sgrò, a destra Emanuela Orlandi.
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Ogni volta che a Roma vengono ritrovate delle ossa o dei resti umani, il pensiero di molti e molte va subito a Emanuela Orlandi. "È lei", dicono alcuni. "Finalmente l'hanno ritrovata", immaginano altri. Come già accaduto quando furono ritrovate delle ossa a Castel Sant'Angelo, lo scorso marzo, che poi si sono rivelati resti animali, anche con il ritrovamento dello scheletro nel vano ascensore all'ospedale San Camillo è scattata la fatidica domanda.

Le ossa ritrovate al San Camillo potrebbero appartenere a Emanuela Orlandi? A rispondere a Fanpage.it è stata l'avvocata del fratello Pietro e dell'intera famiglia Orlandi che ha fatto chiarezza sulle voci circolate nelle ultime ore su presunte richieste di comparazione dei test del Dna fra i resti al San Camillo e la quindicenne scomparsa il 22 giugno 1983.

Carabinieri e nucleo della scientifica sul luogo del ritrovamento.
Carabinieri e nucleo della scientifica sul luogo del ritrovamento.

"Non ho mai chiesto di effettuare la prova del Dna sulle ossa ritrovate al San Camillo", ha esordito a Fanpage.it l'avvocata Laura Sgrò. Il pensiero che potesse trattarsi di Emanuela Orlandi è stato alimentato dal racconto di Sabrina Minardi. Nel 2006, ha raccontato che la giovane, dopo essere stata chiusa nella sua casa a Torvajanica, sarebbe stata riportata a Roma, a Monteverde, in un appartamento con grandi sotterranei, al civico 13 di via Antonio Pignatelli. "Qualora fosse necessario ci mettiamo a disposizione. Ma è chiaro che la Procura ha già il suo Dna", sottolinea.

Le ossa al San Camillo appartengono a Emanuela Orlandi: l'ipotesi delle ultime ore

"Non ho chiesto il test del Dna perché siamo ancora agli albori. I resti sono stati ritrovati ieri. Mi hanno chiesto cosa ne pensassi e ho detto che, per il momento, siamo solo a livelli di suggestione. Perché non sappiamo assolutamente nulla, ancora, su quelle ossa", precisa.

"Dovranno essere svolti degli esami, un bravo clinico forense sarà in grado di stabilire se sono ossa datate o meno, se appartenessero a persone adulte, a donne o a uomini. Non sappiamo ancora che tipi di ossa ci siano, non sappiamo niente", ribadisce.

L'avvocata della famiglia Orlandi Laura Sgrò: "Su Emanuela soltanto suggestioni"

Sicuramente il racconto di Sabrina Minardi del 2006, che ha portato alla riapertura delle indagini sul caso nel 2015, avvicina geograficamente l'appartamento con i sotterranei in cui si trovava Orlandi al San Camillo. I due luoghi si trovano a circa dieci minuti a piedi di distanza.

Sabrina Minardi.
Sabrina Minardi.

"Rispetto alle sue dichiarazioni, l'ipotesi può scattare, ovviamente. Ma siamo a un livello di suggestione: di fatto, di certo non c'è niente. Anche per questo noi non abbiamo chiesto niente niente in questo momento e non chiederemo niente finché non ci saranno informazioni sicure – continua l'avvocata Sgrò – So che ovviamente gli inquirenti vogliono approfondire la questione. Naturalmente, qualora ci fossero elementi concreti e il profilo della persona a cui appartenevano le ossa combaciasse con quello di una ragazza giovane, come potrebbe essere per Emanuela, saremo disponibili a fare la comparazione", aggiunge. "Ma per il momento è necessaria assoluta cautela".

Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.

Ritrovamenti di ossa e collegamenti con Emanuela Orlandi: una psicosi collettiva?

"Ogni volta che si trovano ossa per Roma sembra debbano appartenere per forza a Emanuela. Speriamo di no", ha commentato Pietro Orlandi sui social una volta appresa la notizia.

Quanto accaduto nelle ultime ore, infatti, è un copione che, purtroppo, si ripete ogni volta che a Roma vengono ritrovate delle ossa in sotterranei o luoghi nascosti e misteriosi. Quella che i resti che vengono rinvenuti a Roma possano, ogni volta, appartenere a Emanuela Orlandi sembrano essere una psicosi collettiva.

"Succede perché tutti sperano che Emanuela torni dai suoi cari. O, almeno, in una restituzione del corpo alla famiglia. Non riesco a trovare un'altra ragione. Questo accompagna il grande desiderio di verità rispetto a questa vicenda".

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