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Elezioni 2021, Carlo Calenda: “Se il Pd non mi ritiene adatto, basta dirlo”

Carlo Calenda, che ieri ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Roma, nel corso di una diretta Facebook: “Ho ricevuto una quantità infinita di attacchi dal Pd nelle ultime 24 ore. Facciamo così fino a marzo? Allora che il Partito democratico lo dica: non riteniamo che tu sia il candidato adatto per fare questo lavoro”.
A cura di Enrico Tata
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In una diretta Facebook Carlo Calenda, che ieri ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Roma, ha spiegato le motivazioni della sua scelta: "Quando sono usciti alcuni nomi, ho detto che avrei sostenuto il candidato. Ma queste persone non ci sono, hanno detto di no. E' stato lo stesso Partito democratico a dire ‘non servono le primarie, bisogna trovare un nome'. Di coloro che si vogliono presentare alle primarie alcuni li stimo, altri non li conosco. Le primarie non si faranno a Napoli, non si sono fatte in molte regioni andate al voto. Come mai ora esce questa cosa delle primarie per Roma? Io non sono contrario a prescindere, ma voglio avere la garanzia che siano vere e partecipate. La domanda che io ho posto al Pd è questa: ‘Ma voi siete sicuri in epoca Covid, mentre voi state chiedendo maggiori restrizioni e limitazioni per i cittadini, dobbiamo fare le primarie? E se non le facciamo ora, come è evidente, quando le facciamo? A marzo? Ho ricevuto una quantità infinita di attacchi dal Pd nelle ultime 24 ore. Facciamo così fino a marzo? Allora che il Pd lo dica: non riteniamo che tu sia il candidato adatto per fare questo lavoro".

Sulla questione alleanze Calenda ha dichiarato: "Abbiamo due linee rosse: M5S da una parte e Lega e Fratelli d'Italia dall'altra. Pensiamo invece che vada sempre più allargato il campo a coloro che si riconoscono nella coalizione che in Europa sostiene la Von der Leyen: Popolari, Liberali e Socialisti".

Pd Roma: "Calenda divide e la destra brinda"

Sono stati tanti, come ha detto lo stesso Calenda, le prese di distanza da parte di esponenti del Partito democratico. "Quella di Calenda ad oggi, malgrado aperture e disponibilità nostra è una candidatura che lui sta costruendo contro tutto quello in cui il Pd crede: l'apertura e la partecipazione popolare per la scelta del candidato o il Governo di cui siamo parte fondamentale. Purtroppo ancora una volta divide e la destra brinda", ha dichiarato il segretario del Pd romano Andrea Casu. "Calenda con l'1% ha più ospitate a La7 che voti", il commento del consigliere comunale Pd Marco Palumbo. E il capogruppo capitolino del Pd, Giulio Pelonzi: "Io so io. E voi non siete… niente'. Caro Calenda, Roma di Marchese del Grillo ne ha avuto già uno. E c'è bastato".

Per il ministro è arrivato invece il via libera da parte di Italia Viva, con Ettore Rosato che ha dichiarato: "Si tratta di un ottimo candidato, ci siamo espressi così da subito, ancor prima che Carlo sciogliesse le riserve sulla sua disponibilità. E' autorevole, può vincere e soprattutto saprà amministrare. Adesso cerchiamo di non farci del male, lo dico agli amici del centrosinistra, inventando modalità di discussione che avvantaggino solo la destra". L'ok è arrivato anche dai Radicali, "ma solo se sarà una candidatura unitaria".

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