Duecento persone ai funerali di Guerrino Casamonica: niente show, presenti anche i familiari detenuti

Circa duecento persone hanno partecipato ai funerali di Guerrino Casamonica, l'esponente del clan morto in ospedale ieri mattina all'età di 59 anni. L'uomo, uno dei ‘pesci piccoli' della famiglia, era stato condannato a dieci anni di reclusione con l'accusa di sequestro di persona e associazione mafiosa. Dal carcere era uscito a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo: ricoverato da diverso tempo in ospedale, è deceduto nella mattina di ieri a causa dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Visto quello che era successo con Vittorio Casamonica, i cui funerali hanno fatto discutere per anni, il Questore di Roma aveva informato l'agenzia funebre e la famiglia del divieto di fare un corteo funebre, e soprattutto che la cerimonia dovesse essere privata.
Secondo quanto riportato da la Repubblica, alla cerimonia che si è tenuta presso la chiesa di San Mario di via del Ponte delle Sette Miglia 245 alla Romanina hanno partecipato circa 200 persone, tutti parenti di Guerrino Casamonica. Alcuni di loro hanno ottenuto il permesso di uscire dal carcere o lasciare i domiciliari per il tempo necessario alle esequie. Nessuna carrozza né canti o musiche, solo un applauso al passaggio della bara. Non si sono ripetuti quindi i funerali show organizzati per Vittorio Casamonica che hanno scandalizzato un'intera città per la manifestazione di forza e gli onori dedicati al boss.
Guerrino Casamonica era stato condannato a dieci anni di prigione in primo grado e in appello. Era accusato di aver sequestrato nel 2017 un uomo a scopo di estorsione. Arrestato insieme ad altri esponenti del clan, è stato poi portato in carcere e condannato a processo. Da qualche tempo aveva però lasciato la sua cella per essere ricoverato in ospedale. Fino al giorno della morte, sopravvenuta con l'aggravarsi delle sue condizioni.