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Disinnescata bomba trovata a Campo de Fiori: “Potenzialmente distruttiva”

L’ordigno trovato la mattina di mercoledì 30 settembre in via dei Padellari, a due passi da Campo de’ Fiori, aveva richiesto l’intervento degli artificieri dei Carabinieri e degli uomini dell’Esercito. Da un secolo quasi i cittadini passeggiavano sopra una bomba pronta a esplodere e potenzialmente distruttiva.
A cura di Alessandro Rosi
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Gli uomini dell'Esercito mentre ripongono l'ordigno trovato nel centro di Roma
Gli uomini dell'Esercito mentre ripongono l'ordigno trovato nel centro di Roma

È esplosa la bomba trovata nella giornata di ieri in via dei Padellari. Gli uomini del Genio Civile dell'Esercito l'hanno portata fuori Roma e fatta brillare. Il rinvenimento avviene alle 11.30 di mercoledì 30 settembre. Durante i lavori di ristrutturazione della pavimentazione al piano terra di un fabbricato, gli operai trovano un ordigno del peso di 2,8 kg di fabbricazione italiana. Gli artificieri dei Carabinieri e l'Esercito intervengono subito. L'area dove si trova l'ordigno viene bonificata con il coordinamento della Questura di Roma. Per questioni di sicurezza, è necessario lo sgombero in un raggio di centro metri dal luogo del ritrovamento. Poi gli specialisti dell'Esercito possono operare.

I militari prima disattivano la spoletta a tempo, ovvero il congegno destinato ad attivare l'accensione della carica interna esplosiva nei proiettili, e poi trasportano la bomba fuori dalla Capitale. “Abbiamo messo in sicurezza l'area e disattivato la spoletta a tempo. Poi nel pomeriggio la bomba è stata trasferita a Santa Maria delle Mole, fuori Roma, e lì l'abbiamo fatta brillare con successo”, ha spiegato al Foglio Vittorio Martino, capitano del 6° reggimento Genio pionieri.

La bomba era in un negozio. “L'ordigno era sotto il pavimento, a circa un metro di profondità, e misurava otto centimetri. Pesava quasi tre chili ed era potenzialmente pericoloso”. Non si conoscono ancora i motivi per cui l'ordigno si trovasse in quell'area. Gli interventi di bonifica occasionale del territorio da ordigni bellici degli artificieri dell’Esercito sono però all'ordine del giorno. Nel corso del 2019 sono stati effettuati 2.166 interventi, per un totale di oltre 34 mila ordigni bonificati (di cui 19 bombe d’aereo di grande capacità).

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