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Disastro in via La Spezia: traffico in tilt con nuova viabilità e Raggi fa marcia indietro

A causa della realizzazione delle piste ciclabili su via Taranto e via La Spezia, due strade che portano in piazza San Giovanni, è stata modificata la viabilità dell’intero quartiere. Il risultato: traffico bloccato, file interminabili, caos e innumerevoli proteste da parte dei cittadini. La stessa sindaca Raggi ieri ha fatto marcia indietro.
A cura di Enrico Tata
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A causa della realizzazione delle piste ciclabili su via Taranto e via La Spezia, due strade che portano in piazza San Giovanni, è stata modificata la viabilità dell'intero quartiere. Il risultato: traffico bloccato, file interminabili, caos e innumerevoli proteste da parte dei cittadini. La stessa sindaca Raggi ieri ha fatto marcia indietro: "Sono andata a visitare il cantiere di via La Spezia e via Taranto. Abbiamo infatti ricevuto numerose segnalazioni dei cittadini che si sono lamentati per il nuovo assetto, perché aumenta il traffico in alcuni punti. Siamo andati a verificare personalmente e ci siamo resi conto che la nuova viabilità non regge i flussi di vetture e ha bisogno di alcune correzioni. Siamo quindi pronti a rivedere l'intero progetto. Il cambio di viabilità ha messo a dura prova la pazienza di molti residenti e lavoratori che percorrono ogni giorno queste strade. È fuor di dubbio che il progetto voluto dalla Commissione mobilità e realizzato da Roma servizi per la mobilità debba essere rivisto. Ci impegneremo perché presto siano approvate le modifiche necessarie".

Le critiche alla sindaca Raggi

Un cambio di prospettiva, quello della sindaca, che è stato fortemente criticato da Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità. Secondo il consigliere 5 Stelle, che in questi mesi non ha però risparmiato critiche alla sindaca, ha dichiarato che Raggi "con il suo “blitz” di stamattina, tirata per la giacchetta dai soliti comitati dei contrari a tutto per i quali a Roma non si è mosso mai nulla (e probabilmente mai si muoverà) ha calpestato mesi e mesi di riunioni, sedute di commissione e atti di indirizzo alla presenza del Municipio VII, della Polizia Locale, di Roma Servizi per la Mobilità, del Dipartimento Mobilità e Trasporti e Atac". Per Stefàno la nuova circolazione in via La Spezia ha consentito "di recuperare spazio per una corsia ciclabile bidirezionale su via Taranto, una corsia ciclabile su via La Spezia, una corsia preferenziale su via La Spezia, due pedonalizzazioni, largo Brindisi e viale Castrense fondamentale per creare un vero e proprio parco lineare delle Mura Aureliane. Il problema principale poi resta uno e uno solo: a Roma ci sono più veicoli che abitanti, siamo abituati a prendere l’auto anche per andare a comprare il latte, a lasciarla dove capita. Finché non si aggredirà questo fattore potremo fare progetti, modifiche e contro modifiche ma “sposteremo” solamente il problema da una via all’altra, nella migliore delle ipotesi". Bloccare il cantiere, inoltre, secondo Stefàno sarà molto difficile: "Mi piacerebbe capire come intende apportare queste modifiche con un avanzamento delle opere di circa il 50%, e un progetto esecutivo approvato, finanziato e ampiamente avviato. Ovviamente, ma è un classico, bypassando consiglieri, assessori, tecnici e uffici. Emergono poi infine, con tristezza, le modalità di questi anni di amministrazione, se qualcosa “va bene” è merito della Sindaca, se qualcosa “va male” (apparentemente) è il progetto della Commissione Mobilità".

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Contro la sindaca sul progetto di via La Spezia si erano già scagliate tutte le opposizioni, con Fratelli d'Italia che aveva anche chiesto un'interrogazione urgente in materia. Con la nuova viabilità, aveva scritto il consigliere Figliomeni, "aumenterà il volume di traffico privato, l'inquinamento e La congestione urbana in tutto il quadrante. Un progetto folle che non è stato adeguatamente condiviso con i cittadini e con i comitati ed a cui si è anche opposto il Municipio VII. I 5 stelle recedano da tale assurdità e accolgano i suggerimenti che provengono dai residenti, non è più il tempo di opere calate dall'alto".

Così ieri, dopo le parole della sindaca, il consigliere del Pd Giulio Bugarini: "C'ha ripensato, la sindaca dice che c'ha ripensato: buongiorno principessa! Dopo mesi che abbiamo segnalato che quel progetto era sbagliato e che avrebbe paralizzato San Giovanni, a lavori iniziati e arrivati a buon punto, LA Sindaca fa retromarcia. Stendiamo un velo pietoso!".

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