Diciassettenne promessa del pattinaggio costretto a rapporti con gli allenatori: “Non volevo deluderli”

Abusato sessualmente dalla coppia dei suoi allenatori. "Avevo paura di perdere tutto", è il racconto di un diciassettenne romano, stella nascente del pattinaggio artistico. Secondo l'accusa il giovane sarebbe stato coinvolto in una relazione a tre con la coppia di tecnici che lo allenava. "Ho acconsentito, ma non in modo consapevole", spiega il giovane, prima all'autorità sportiva e poi a quella giudiziaria. Entrambi i sospettati sono stati sospesi dal ruolo di allenatori dalla giustizia federale, solo uno di loro però al momento è accusato dalla Procura di atti sessuali con un minorenne.
Le indagini della Procura di Roma
Sono due i processi giudiziari ai danni della coppia di allenatori: uno avviato dalle autorità sportiva e l'altro dalla Procura di Roma. Le indagini della polizia hanno ricostruito una situazione di abusi, ma non una violenza sessuale di gruppo. Secondo quanto ricostruito a processo, la coppia aveva una relazione con il ragazzo, all'epoca minorenne. Il rapporto a tre, dai messaggi raccolti, sarebbe stato consenziente. Anche se la vittima racconta di aver acconsentito alla relazione "per non deluderli. Non riuscii a sottrarmi", si legge negli atti.
L'inchiesta converge su un singolo episodio avvenuto nel 2021 in cui uno degli allenatori avrebbe costretto il pattinatore ad un rapporto sessuale in quel caso non consenziente. Si è chiesta quindi l'archiviazione per l'ipotesi di violenza sessuale di gruppo. Solo uno dei due allenatori è accusato di aver avuto rapporti non consensuali con il minorenne.
Sospesa la coppia di allenatori dopo la denuncia
In sede sportiva è già arrivata invece la condanna per i due allenatori. Non potendo valutare penalmente l'accusa relativa agli abusi, la coppia è stata valutata dal punto di vista disciplinare. Inizialmente la giustizia federale si è espressa a marzo 2024 squalificando i tecnici: uno per tre anni, l'altro per due. Il ricorso in Appello ha poi però ridotto la pena rispettivamente a nove e quattro mesi. Intanto procedono le indagini della Procura e il processo ai danni di solo uno degli allenatori accusato di aver avuto rapporti sessuali con il pattinatore mentre era minorenne.