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Detenuta trovata morta in cella a Rebibbia, il giorno prima si era sentita male: indagini in corso

La donna, con gravi problemi di tossicodipendenza, era stata visitata da un medico il giorno prima di morire. Sul caso è stata presentata un’interrogazione parlamentare e aperta un’indagine.
A cura di Natascia Grbic
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Una donna è stata trovata morta questa mattina nella sua cella del carcere di Rebibbia. Si tratta di una 47enne con problemi di tossicodipendenza, che ieri si era sentita male. A renderlo noto, la Garante per i detenuti di Roma, Gabriella Stramaccioni.

"La detenuta, con gravi problemi di tossicodipendenza, ieri pomeriggio ha accusato un malore – ha dichiarato Stramaccioni Intorno alle 23.30 è stata visitata in carcere dal medico ma è poi rimasta in cella, sempre in isolamento. Questa mattina è stata trovata nel letto priva di vita. Questo grave episodio conferma che soggetti con patologie di questo tipo non possono essere ‘assorbite' e curate dal carcere".

La donna, che si trovava in isolamento sanitario come previsto dalle norme anti-covid, è deceduta per cause ancora da accertare. Per questo è stato aperto un fascicolo d'indagine ed è stata disposta l'autopsia per chiarire i motivi della morte. A quanto si apprende, era stata arrestata per non aver rispettato l'obbligo di firma cui era sottoposta.

Sul caso è intervenuta anche la senatrice Ilaria Cucchi, che ha presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia Nordio. "Oggi a Roma, nel carcere femminile di Rebibbia, è stata trovata senza vita nella sua cella una donna di 47 anni – ha dichiarato – Era in carcere da soli 3 giorni in isolamento sanitario in base alle norme sul Covid-19 e ieri si era sentita male. Dopo un breve accertamento è stata lasciata sola in cella, e oggi la tragedia. Morta come si muore nei Paesi dove lo Stato di diritto è negato. Morta, come si muore nelle carceri italiane. Un fatto gravissimo sul quale sto presentando un'interrogazione al Ministro della Giustizia per verificare se ci possano essere stati errori o sottovalutazioni. Dobbiamo fermare questa strage. È una strage senza fine".

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