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Destinati 40 milioni di euro ad Atac per mancati incassi a causa dell’emergenza Covid

Roma Capitale ha stanziato 40 milioni di euro per Atac. L’obiettivo è quello di anticipare liquidità nelle casse dell’azienda e sopperire così ai mancati incassi dovuti all’emergenza sanitaria in corso. L’azienda, tuttavia, dovrà restituire i soldi anticipati entro il 2022 e comunque non oltre un anno dopo l’erogazione del prestito.
A cura di Enrico Tata
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Roma Capitale ha stanziato 40 milioni di euro per Atac. L'obiettivo è quello di anticipare liquidità nelle casse dell'azienda e sopperire così ai mancati incassi dovuti all'emergenza sanitaria in corso. In secondo luogo questi soldi, stabilisce una delibera della giunta capitolina guidata da Virginia Raggi, serviranno ad acquistare anche nuovi autobus ibridi. Il denaro sarà in pratica un'anticipazione di liquidità che però dovrà essere restituito nel corso del 2022 e comunque entro un anno dall'erogazione di questo anticipo. La scommessa è quindi quella che nel corso del 2022 il servizio di trasporto pubblico ritorni almeno a livelli pre pandemia, ma questo, ovviamente, è tutt'altro che scontato.

Per un anno, a causa dei regolamenti anti Covid, nessuno ha controllato i biglietti dei passeggeri sui tram e sui bus di Roma, che comunque spesso viaggiavano senza passeggeri o comunque con pochissime persone a bordo. La scelta di acquistare il ticket è stata affidata per molti mesi al solo senso civico dei cittadini, ma questo è cambiato dallo scorso 18 maggio, quando ufficialmente i controllori sono tornati a bordo dei bus. L'amministratore unico di Atac, Giovanni Mottura, aveva spiegato: "Servirà anche a garantire maggiore sicurezza ai nostri clienti e il rispetto delle regole. E' anche un atto di riguardo verso tutti quei clienti che in questo anno di pandemia hanno continuato a pagare il biglietto. Altri non lo hanno fatto: un comportamento inaccettabile, direi persino immorale, che abbiamo il dovere di contrastare. La lotta all'evasione è una lotta di civiltà, tanto più per un’azienda pubblica, alla quale tutti chiedono di “migliorare” in tutto. Ma senza il ricavato dei biglietti è molto difficile. E adesso che iniziamo a vedere uno spiraglio di luce dal tunnel nel quale ci ha infilato la pandemia, sarebbe stato sconsiderato non fare ripartire i controlli che, lo ricordo, ci consentiranno anche di presidiare meglio il rispetto delle norme anti-Covid".

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