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Covid 19

Dati monitoraggio Iss: Lazio in zona gialla dopo Capodanno

Il Lazio passerà in zona gialla con ogni probabilità a partire da lunedì 3 gennaio. Oggi record di casi: mai così tanti dall’inizio della pandemia.
A cura di Enrico Tata
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Il Lazio passerà in zona gialla con ogni probabilità a partire da lunedì 3 gennaio, dopo il monitoraggio del prossimo venerdì. Il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva è al 10,3 per cento (di poco sopra la soglia critica del 10 per cento) e quello dei reparti ordinari è al 14,3 per cento, meno 0,7 per cento rispetto alla soglia del 15 per cento fissata dal governo per il cambio di colore. Per superare quel parametro, l'unico che salva oggi il Lazio dal passaggio in zona gialla, i ricoveri ospedalieri devono toccare quota 963, circa 50 in più rispetto ai numeri attuali. Con l'attuale trend di crescita questo numero dovrebbe essere raggiunto, per l'appunto, fra una settimana.

Monitoraggio Iss: "Aumento rapido e generalizzato dei casi"

Nel consueto monitoraggio a cura dell'Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute si legge che "da nove settimane consecutive si registra un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione. A livello nazionale l’incidenza settimanale ha superato la soglia di 350 casi per 100,000 abitanti. La velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio si mantiene al di sopra della soglia epidemica nella maggior parte delle regioni Italiane". L'indice Rt, calcolato sui soli casi ospedalizzati a livello nazionale, è sopra quota 1 in quasi tutte le regioni italiane, ma non nel Lazio, dove si attesta a 0.99, in calo rispetto alla scorsa settimana. "Una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti", si legge ancora nel documento di sintesi della cabina di regia.

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D'Amato: "Casi record, ma questo non deve spaventarci"

Per quanto riguarda gli indicatori del Lazio, il rischio complessivo rimane moderato e la valutazione di impatto sul sistema sanitario resta bassa. “I casi sono in aumento con una crescita al momento lineare, oggi si registrano 3.475 casi positivi. Questo non deve spaventarci, sono gli effetti della variante Omicron contro la quale dobbiamo correre velocemente con la vaccinazione e invito coloro che non si fossero ancora prenotati a farlo, poiché il rischio di severe complicanze nei non vaccinati è molto elevato", ha dichiarato oggi l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato.

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