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Dall’estero pretendono le dimissioni di Rocca da presidente della Croce Rossa Internazionale

“Preoccupazione enorme” per la decisione del neo governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, di tenere la carica di presidente della Croce Rossa Internazionale.
A cura di Enrico Tata
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Francesco Rocca è stato eletto presidente della Regione Lazio e per questo si è dimesso dalla carica di capo della Croce Rossa Italiana. Ha mantenuto però il ruolo di presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, incarico che ritiene perfettamente compatibile con i suoi doveri istituzionali e per questo ha partecipato, nei giorni scorsi, alla ‘Water Conference' dell'ONU a New York.

Ma all'interno della Croce Rossa il doppio incarico di Rocca non viene visto di buon occhio. Anzi, la presidenza della Croce Rossa spagnola ha reclamato con durezza le sue dimissioni, evidenziando "preoccupazione enorme" per la decisione del neo presidente della Regione Lazio di tenere la carica all'interno dell'organizzazione di volontariato.

Con una dura lettera inviata a tutti gli organismi nazionali, i vertici della Croce Rossa spagnola chiedono a gran voce un passo indietro da parte di Rocca, sostenendo che il suo ruolo, pur essendo stato un candidato ‘civico', sia tutt'altro che tecnico. È stato eletto con un programma politico, è stato sostenuto da un'alleanza politica ed ha partecipato ad elezioni a carattere politico. "Si tratta di un posto politico, non tecnico, come lui sostiene", spiegano gli spagnoli.

Il doppio incarico di Rocca, si legge ancora sulla missiva riportata integralmente dal quotidiano La Repubblica, va contro i principi fondamentali della Croce Rossa e nello specifico quelli di imparzialità, neutralità e indipendenza. Il suo ruolo politico si scontra inevitabilmente con quello di dirigente umanitario, è il ragionamento degli spagnoli.

Ma al di là della violazione delle norme etiche dell'organizzazione, ed è questo il passaggio più duro della lettera, "è incorso in un conflitto etico che sembra incapace di vedere, ma che deve essere risolto con urgenza e che mette a rischio i principi che sono a fondamento della nostra organizzazione".

Sul punto, tuttavia, la Croce Rossa Internazionale ha risposto a una domanda posta dal quotidiano La Notizia, spiegando che Rocca può mantenere il suo ruolo da presidente. Questo perché nello statuto dell'organizzazione "non c'è la neutralità ideologica".

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