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Covid 19

Da oggi nel Lazio tamponi molecolari anche nei laboratori privati: lo ha stabilito il tar

Una sentenza emessa dai giudici del tar del Lazio stabilisce che anche i centri privati del Lazio e non solo i laboratori pubblici della rete Coronet potranno effettuare i tamponi molecolari per la ricerca del virus Sars-CoV-2. Fino ad oggi le strutture private potevano soltanto effettuare i test rapidi, ma in caso di positività dovevano inviare il campione prelevato dal paziente presso uno dei laboratori autorizzati dalla Regione.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio (La Presse)
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Una sentenza emessa dai giudici del tar del Lazio stabilisce che anche i centri privati del Lazio potranno, da oggi, effettuare i tamponi molecolari per la ricerca del virus Sars-CoV-2. Dall'inizio dell'emergenza coronavirus la Regione aveva sempre chiuso a questa possibilità, ma nei giorni scorsi il presidente Zingaretti è tornato sui suoi passi e ha aperto un bando rivolto ai laboratori privati con l'obiettivo di "garantire a un prezzo calmierato l'esecuzione di tamponi molecolari". La procedura di manifestazione di interesse si è conclusa ieri sera: "Vi è stata una buona adesione ed ora la commissione tecnica, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani, si metterà subito a lavoro per verificare congruità tecniche, produttive e qualitative oltre alle condizioni economiche". La sentenza del tar, tuttavia, potrebbe aprire la strada ai tamponi per tutti i centri e non solo per quelli supervisionati dallo Spallanzani e quindi dalla Regione: secondo i giudici, infatti, è fondata la ragione di chi ha presentato il ricorso (nello specifico la rete dei laboratori Artemisia) "secondo cui non c'è ragione sanitaria alcuna per cui non debba essere svolto da più soggetti possibili – senza che ciò determini una sottrazione di risorse pubbliche (né finanziarie, né materiali) – il solo esame diagnostico che al momento consente di individuare i soggetti infetti e di applicare quindi quei protocolli di tracciamento e isolamento che sono l'unica vera alternativa al confinamento generalizzato".

Claudio Giorlandino, direttore scientifico del centro Altamedica di Roma, ha spiegato all'agenzia Dire che "il Consiglio regionale del Lazio si è espresso più volte in favore della privatizzazione dei tamponi molecolari, mentre l'assessore regionale alla Sanita D'Amato si è opposto chiedendo al Consiglio di Stato di bloccarci. Adesso farà nuovamente ricorso al Consiglio di Stato sapendo che questo danneggia i cittadini?". E in merito alla manifestazione di interesse menzionata in precedenza ha dichiarato: "Tra i requisiti si richiede l'esecuzione di 5mila esami al giorno, quando lo Spallanzani ne fa 1.000, e la risposta in 24 ore. Inoltre, si legge, costituisce criterio preferenziale di valutazione che il laboratorio interessato sia parte di un'aggregazione tra più strutture distribuite sul territorio regionale. Tutto ciò non apre il campo ai privati, ma forse solo a un unico privato".

Tamponi rapidi e tamponi molecolari

Gli unici laboratori che potevano effettuare i tamponi molecolari prima della sentenza del tar erano quelli afferenti alla rete Coronet della Regione Lazio:

per la Asl Roma1 il Policlinico Umberto I e A.O. Sant’Andrea, per la Asl Roma 2 l’A.O. San Giovanni e del Policlinico Tor Vergata, per la Asl Roma 3 l’IFO e A.O. San Camillo-Forlanini, per la Asl Roma 4 l’ospedale San Paolo di Civitavecchia, per la Asl Roma 5 l’Istituto Zooprofilattico e per la Asl Roma 6 quello di Genzano. Per il resto delle province i rispettivi laboratori già inseriti nella rete Coronet.

I laboratori privati (135 in totale nel Lazio) potevano, fino ad oggi, effettuare soltanto i test antigenici (i cosiddetti tamponi rapidi) al prezzo massimo di 22 euro. L'accordo con la Regione prevedeva che, in caso di positività, gli stessi centri dovevano effettuare un altro prelievo naso-faringeo e inviare il campione nei laboratori regionali della rete Coronet per la conferma con test molecolare (gratuito, totalmente a carico del servizio sanitario regionale). In caso di positività al test antigenico, infatti, è necessaria sempre una conferma mediante tampone classico (anche se il test antigenico venisse fatto in uno dei drive-in allestiti dalla Regione Lazio). Questa modalità – informava la Regione Lazio – "consente di ampliare la rete dei test antigenici ai laboratori privati che hanno aderito e nel contempo garantire agli utenti che dovessero risultare positivi al test antigenico di effettuare il solo prelievo per il molecolare di convalida che viene inviato ai laboratori riconosciuti nella rete Coronet. Per verificare che non vi siano situazioni opportunistiche l‘elenco di coloro che hanno aderito all’accordo verrà trasmesso all’Autorità garante del mercato e ai Carabinieri dei Nas per le opportune verifiche".

Come detto, la questione è cambiata dopo la sentenza del Tar e dopo il via libera da parte anche della Regione. Da capire, tuttavia, restano le modalità di accesso ai tamponi presso la rete dei laboratori privati: non è chiaro, infatti, se servirà una ricetta medica per effettuare il tampone molecolare in queste strutture e non è chiaro se il test verrà eseguito soltanto come conferma diagnostica all'eventuale positività del test antigenico. Commenta ancora Giorlandino: "I cittadini potranno eseguire i test in tempi rapidi, senza file, e avere risposte nel giro di 24 ore, con la garanzia di massima affidabilità. I tamponi potranno essere eseguiti su prenotazione online, con richiesta del medico, anche in assenza di sintomi, a un prezzo inferiore rispetto a quello erogato dalle strutture private delle altre Regioni d'Italia. Eseguiamo già tamponi di tipo antigenico, circa 500 al giorno: i test vengono eseguiti in orario serale, dalle 18 alle 23, per garantire l'assoluta protezione e separazione dei pazienti".

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