Crollo Torre dei Conti: indagati 4 tecnici che hanno firmato il progetto dei lavori

La Procura della Repubblica di Roma ha scritto i nomi di quattro persone nel registro degli indagati per il crollo della Torre dei Conti in Largo Corrado Ricci nel centro storico della Capitale, avvenuto il 3 novembre 2025. Si tratta di quattro tecnici che hanno firmato il progetto e predisposto l’impianto dell’appalto per l'assegnazione dei lavori di ristrutturazione del monumento medievale.
I quattro indagati hanno ricevuto le elezioni di domicilio, ossia un atto che indica che è stato avviato un procedimento penale nei confronti del destinatario. Le ipotesi di reato nei loro confronti contestate dai procuratori aggiunti Antonio Di Maio e Giovanni Conzo e i sostituti Mario Dovinola e Fabio Santoni sono di omicidio colposo e disastro colposo. Nel crollo infatti è morto l'operaio sessantaseienne Octav Stroici.
Accertamenti sulla regolarità dell'appalto
Come riporta La Repubblica gli inquirenti lavorano per ricostruire i vari passaggi dell'appalto dalla progettazione alla direzione lavori per risalire ad eventuali responsabilità tecniche o omissioni che potrebbero aver portato al crollo della Torre. Francesco Lo Voi a capo della Procura della Repubblica di Roma ha dato disposizione per un accertamento mirato sulla regolarità dell’appalto. L'ipotesi è che ci siano state delle omissioni o leggerezze e che se si fossero evitate il crollo della Torre dei Conti forse non ci sarebbe stato.
Per la Torre dei Conti erano stanziati 6,9 milioni di euro
La Torre dei Conti era sottoposta a lavori di manutenzione grazie a uno dei finanziamenti più consistenti del Pnrr ‘Caput Mundi' con ben 6,9 milioni di euro stanziati per la tutela e valorizzazione. Un progetto che aveva in programma consolidamento statico, restauro conservativo, nuovi impianti, abbattimento delle barriere architettoniche, allestimenti museali, centro servizi, la sala conferenze, spazi espositivi e percorso di visita nella parte ipogea. Ora per la messa in sicurezza del momenumento dopo il crollo il Campidoglio ha stanziato 250mila euro dal fondo di riserva.