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È morto l’operaio estratto dalle macerie della Torre dei Conti a Roma dopo più di 10 ore dal crollo

L’operaio rimasto per oltre 10 ore intrappolato sotto alle macerie della Torre dei Conti è stato estratto dai vigili del fuoco ed è stato caricato in ambulanza. A un’ora circa dall’arrivo in ospedale ha perso la vita.
A cura di Beatrice Tominic
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Dopo oltre 10 ore di lavoro senza sosta da parte dei soccorritori anche l'ultima persona rimasta coinvolta nel crollo della Torre dei Conti a Roma, davanti ai Fori Imperiali, è stata estratta dalle macerie. Octay Stroici, l'operaio romeno di 66 anni che è rimasto per ore intrappolato fra le macerie dopo i due crolli avvenuti alle 11.20 e alle 12.52 circa di lunedì 3 novembre è stato estratto vivo dalla torre crollata e trasferito d'urgenza al policlinico Umberto I. Ad un'ora circa dall'arrivo in ospedale, però, per lui non c'è stato niente da fare: ha perso la vita per le gravi ferite. Medici e soccorritori lo avevano estratto dalle macerie con un delicato intervento iniziato nel pomeriggio.

Una trentina di minuti prima di estrarlo lo avevano raggiunto i medici che erano riusciti a fornirgli una maschera per l'ossigeno. Secondo quanto appreso nelle scorse ore, l'uomo si sarebbe trovato in una camera d'aria. I vigili del fuoco lo avevano già individuato dopo il primo crollo, ma lo avevano perso a seguito del secondo. "È vivo e gli speleologi si stanno mettendo in contatto con lui", aveva dichiarato nel pomeriggio, dopo il secondo crollo, il prefetto Giannini che, pochi minuti fa, è tornato a parlare accompagnato dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. A nulla è valsa la lotta fra la vita e la morte durata oltre 10 ore: Octay Stroici non ce l'ha fatta. Ha perso la vita dopo il salvataggio.

La Procura ha disposto il sequestro dell'area del cantiere della Torre. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta per disastro colposo e lesioni gravissime, che a seguito della morte dell'operaio è di omicidio colposo.

Come sta l'operaio estratto dalle macerie a Roma è morto in ospedale

Ha perso la vita a un'ora circa dall'arrivo in ospedale l'operaio di 66 anni Octay Stroici. L'operaio era arrivato in condizioni gravi all'Umberto I dopo essere stato estratto dalle macerie a oltre 10 ore dal crollo della Torre dei Conti a Roma. Quando è stato estratto dalle macerie era vivo, ma sono state subito chiare le condizioni critiche in cui si trovava.

Quando è stato trasportato fuori dalle macerie dai pompieri l'operaio era cosciente. È stato affidato d'urgenza all'ambulanza che lo ha trasferito d'urgenza verso l'ospedale Umberto I di Roma. Prima della partenza, a sirene spiegate, i medici e gli operatori del pronto soccorso del 118 gli hanno effettuato un massaggio cardiaco e la prognosi è riservata. L'ambulanza ferma prima di raggiungere l'ospedale aveva fatto presagire il peggio, ma la speranza era tornata una volta partita verso l'Umberto I. Una situazione delicata e attenzionata dal personale medico dell'ospedale dove ha lottato per circa un'ora fra la vita e la morte, quando quest'ultima ha avuto la meglio.

L'uomo era rimasto cosciente durante tutte le ore in cui è stato intrappolato in una camera d'aria che si era formata all'interno dell'edificio. Individuato fin da dopo il primo crollo, l'operaio ha continuano a parlare con i soccorritori per quasi tutto il tempo.

Le operazioni ancora in corso nel tardo pomeriggio. Foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it.
Le operazioni ancora in corso nel tardo pomeriggio. Foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it.

Il crollo della Torre dei Conti: cosa è successo

I fatti sono avvenuti nella giornata di oggi, lunedì 3 novembre 2025, a Roma, quando una porzione della Torre dei Conti, davanti ai Fori Imperiali, è crollata. Tutto è iniziato con un primo crollo di una porzione della Torre dei Conti a Roma, verso le ore 11.20. L'allarme è scattato immediatamente e le prime squadre di vigili del fuoco hanno raggiunto subito il luogo dell'allarme e hanno iniziato le operazioni di salvataggio degli opera rimasti intrappolati sotto le macerie.

Due sono stati estratti poco dopo il primo crollo, uno di loro è rimasto ferito, un sessantaquattrenne che ha riportato un trauma cranico. Ad avere la peggio, però, proprio l'operaio sessantaseienne che si trovava ancora all'interno dell'edificio quando c'è stato il secondo crollo, verso le 12.52.

I vigili del fuoco erano riusciti ad individuarlo, poi durante la nuova fase di frana hanno perso i contatti con l'operaio per poi, fortunatamente, ritrovarli poco dopo. Una volta compreso che era ancora vivo e cosciente, hanno fatto di tutto per riuscire a raggiungerlo nel minor tempo possibile.

Su quanto accaduto sono state aperte le indagini per disastro colposo e lesioni gravissime, omicidio colposo, dopo la morte dell'operaio. La Procura ha inoltre disposto il sequestro dell'area del cantiere della torre.

Giuli, Gualtieri e Giannini: "Situazione delicata, lavoro eroico dei soccorritori"

Il primo a intervenire al termine delle operazioni di salvataggio è stato prefetto Lamberto Giannini: "L'intervento si è concluso con l'estrazione dell'operaio, le sue condizioni sembrano serie, ora è in ospedale. Già sul posto a cercare di stabilizzarlo i vigili del fuoco che hanno fatto un'operazione eccezionale e in pericolo costante. È durata molto perché ogni volta che veniva liberata una parte del corpo altre frane lo ricoprivano. E questo è indicativo del pericolo che è stato corso".

"Un'operazione straordinaria, vorrei ringraziare i vigili del fuoco che hanno lavorato con professionalità e capacità tecnica encomiabile. Ora si trova nelle mani dei sanitari e speriamo tutti che ce la possa fare – ha aggiunto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Una situazione molto complessa e delicata, un lavoro molto rischioso. Vorrei sottolineare l'abnegazione dei vigili del fuoco. Oltre a loro lo hanno raggiunto anche alcuni medici, anche loro coraggiosissimi".

"Un lavoro esemplare dai vigili del fuoco alle forze di sicurezza: molte vite a rischio per salvare quest'unica vita. È uscito vivo da una situazione che sembrava disperata. Ora confidiamo in un felice esito", ha poi concluso il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Un felice esito che, purtroppo, non è mai arrivato.

Il ministro Giuli, il sindaco Gualtieri e il prefetto Giannini.
Il ministro Giuli, il sindaco Gualtieri e il prefetto Giannini.

La polemica: per la Russia la colpa del crollo è del governo che aiuta l'Ucraina

Mentre tutta Italia si stringeva attorno all'operaio rimasto intrappolato sotto alle macerie e, con essa, anche parte d'Europa, come dimostrano le parole di Oana Toiu, ministra degli Esteri della Romania, patria di alcuni degli operai coinvolti nel crollo fra cui quello rimasto incastrato, è arrivata una provocazione dalla Russia. "Finché il governo italiano appoggerà l’Ucraina, l’Italia è destinata a crollare: dall'economia alle torri", ha dichiarato Marija Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo nel suo canale Telegram.

Non ha tardato ad arrivare la risposta della Farnesina: "Specula su un incidente, un abisso di volgarità", spiegano dal ministero degli Esteri italiano che ha convocato l'ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov per procedere con un richiamo formale.

Un gruppo di vigili del fuoco dopo i crolli, a destra invece Marija Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.
Un gruppo di vigili del fuoco dopo i crolli, a destra invece Marija Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.
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