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Covid 19

Il regalo del Papa per i senza tetto: arrivano i Covid Dector. “Ingresso nei dormitori più sicuro”

Si tratta delle colonnine parlanti inaugurate la scorsa settimana dall’elemosiniere del Papa Konrad Krajewski. Hanno la funzione di igienizzare mani e piedi, e misurare la temperatura per verificare se si ha la febbre o meno. Sono state installate nei pressi del Vaticano e a Palazzo Migliori, gestito dalla Comunità di Sant’Egidio.
A cura di Natascia Grbic
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Covid detector che igienizzano mani e scarpe, ti dicono di alzare la mascherina sul naso nell'eventualità non sia portata correttamente e rilevano anche la temperatura. Sono queste le ‘colonnine' installate nei pressi del Vaticano all'ingresso di mense, dormitori e ambulatori per le persone senza fissa dimora. Inaugurate una settimana fa dall'Elemosiniere del Papa Konrad Krajewski, sono state posizionate – oltre che nei dintorni del Vaticano, anche a Palazzo Migliori, dove opera la Comunità di Sant'Egidio. "Gli ospiti erano già abituati a farsi misurare la temperatura all'entrata – spiega a Fanpage.it Carlo Santoro della Comunità di Sant'Egidio – Ogni sera entrano alle 19. Diciamo che questa macchina multitasking, oltre a igienizzare mani e piedi e prendere la temperatura, rende l'entrata ancora più divertente". E le persone in fila per entrare a Palazzo Migliore si sottopongono di buon grado ai vari passaggi che questo ‘totem antiCovid' prevede per l'ingresso.

"Il problema? Le multe ai senzatetto durante il lockdown"

Proprio i senza fissa dimora sono stati tra le categorie più penalizzate durante l'emergenza coronavirus. Non avendo una casa, durante i medi di lockdown non hanno potuto ripararsi dalla pandemia. Senza contare che in alcune occasioni sono stati persino multati dopo essere stati trovati in strada. Una situazione sicuramente non conforme alle disposizioni anticovid emanate in quel periodo dal Governo, ma che non potevano essere in alcun modo rispettate dato che i senzatetto una casa non ce l'hanno. "All'inizio gli ospiti della struttura avevano un po' di ritrosia per le misure prese, ma questo solo agli inizi di marzo – continua Santoro – Il problema grosso per i senza fissa dimora è che venivano fermati in strada. Noi stavamo a casa ma per loro questo non era ovviamente possibile. Ci sono stati problemi notevoli, anche perché a San Pietro non essendoci turisti c'erano solo poveri".

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