Coronavirus, nel Lazio l’indice di contagio Rt scende ad 1.04: meno casi ma più focolai

Nel Lazio l'indice RT (l'indice che misura la contagiosità del virus) è in diminuzione ad 1.04. Il dato è presente nella bozza del nuovo monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità, che fa riferimento al periodo tra lunedì 2 e domenica 8 novembre, aggiornata all'11 novembre. Nel Lazio, l'incidenza su 100mila abitanti è stata di 475.32, mentre i nuovi casi positivi segnalati nella settimana presa in esame sono in totale 13156. Secondo quanto emerge dai dati, il trend settimanale è in diminuzione per quanto riguarda i casi, mentre risultano in aumento i focolai. Il Lazio, zona gialla, è una delle regioni in cui ancora l'epidemia è considerata gestibile, a differenza di altre, nel periodo interessato, non state messe in atto misure locali, come ad esempio, l'istituzione di zone rosse. La valutazione della probabilità di contagio è moderata mentre la valutazione d'impatto risulta alta. Due le allerte relative alla resilienza dei servizi sanitari territoriali segnalate. La compatibilità Rt sintomi puntuale con gli scenari di trasmissione è pari a 2, mentre la classificazione complessiva di rischio è alta.
L’indice Rt scende a 1,43 a livello nazionale
La bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità mostra come l’indice di contagio Rt sia a 1,43 a livello nazionale, in diminuzione, seppur lieve, rispetto alla settimana precedente, quando era all’1,72. "L'epidemia in Italia seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe costituire un segnale precoce di impatto di impatto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 25 ottobre 2020. Tale andamento – aggiunge il documento – andrà confermato nelle prossime settimane e non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell'attenzione nei comportamenti" si legge nel report. "Venti Regioni/PA sono classificate a rischio alto e una a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese configurando di fatto su tutto il territorio nazionale un rischio elevato di epidemia non controllata e non gestibile".