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Condannato a un anno l’ex rettore dell’Università Tor Vergata dopo la denuncia di Sileri

Giuseppe Novelli, è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, per tentata concussione.
A cura di Enrico Tata
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L'ex rettore dell'Università di Roma Tor Vergata, Giuseppe Novelli, è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, per tentata concussione. La procura aveva chiesto una pena di due anni e dieci mesi. Alcuni ricercatori, tra cui l'attuale sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, hanno sostenuto di aver subito pressioni per ritirare un ricorso sulla nomina di due colleghi. Novelli, indagato anche per corruzione, è stato però assolto da questa seconda accusa.

Le accuse all'ex rettore Novelli

Questi i fatti: secondo i pm nel 2016 il rettore avrebbe abusato della sua posizione nei confronti dei ricercatori Giuliano Grüner, oggi professore ordinario, e Pierpaolo Sileri. Il rettore avrebbe minacciato entrambi per convincerli a ritirare i rispettivi ricorsi contro la nomina a chiamata diretta di altri colleghi. Sia Grüner che Sileri si aspettavano la nomina e invece Novelli assunse altri professori per "chiamata diretta per chiara fama".

Queste alcune delle frasi dell'ex rettore a Grüner: "Lei sta sputando nel piatto in cui mangia! Sta facendo una causa contro il suo rettore, cazzo! Non è mai accaduto! Quando mi chiamava il mio rettore io tremavo, cazzo! Per i prossimi anni per quello che mi riguarda si cerchi un altro Ateneo! Finché faccio io il rettore, lei qui non sarà mai professore. O ritira il ricorso, oppure sparisca da qui!". Per quanto riguarda Sileri, Novelli gli propose la nomina a professore associato"in cambio della promessa di recedere da tutte le iniziative di tutela anche in sede giurisdizionale". Per questi fatti le accuse formulate dall'accusa erano di tentata concussione e induzione alla corruzione. La tentata concussione si ha quando un incaricato di pubblico servizio abusa dei suoi poteri e tenta di costringere altri "a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità".

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