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Condannati a due anni i ladri che hanno rubato le maglie e i trofei di Gianni Rivera

I due ladri che hanno saccheggiato la casa di Gianni Rivera lo scorso gennaio, provocando un incendio nella cantina, sono stati condannati a due anni e due mesi.
A cura di Beatrice Tominic
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A fine gennaio scorso, due ladri si sono introdotti nella casa di Gianni Rivera da dove hanno rubato alcuni cimeli come una storica bandiera del Milan, con il numero 10 di Rivera; la maglia numero 11 di Ibrahimovic; una targa della squadra e alcune coppe, fra cui un trofeo intestato allo stesso Rivera, a cui si aggiungono anche 6mila euro in contanti. Per i due ladri, di origini albanese, Renaldo Stojani, di 29 anni, e Ardit Hoxha di 33, è scattata la condanna a due anni e due mesi di reclusione per furto in abitazione. Come si legge in un articolo de Il Corriere della Sera, scarcerati dopo la condanna del pm,  adesso è stato convalidato il fermo con l'obbligo di firma.

Il furto del 22 gennaio

Il furto è avvenuto nella notte del 22 gennaio scorso, quando i due ladri si sono introdotti nella casa dello storico calciatore Gianni Rivera, in via dei Tre Archi, nella zona del Lungotevere Tor di Nona. Sul posto, verso le 4 della notte, sono arrivati i vigili del fuoco, allertati a causa della presenza di una colonna di fumo che si è sviluppata dalla cantina dello stabile.

Poco dopo sul luogo sono giunti anche gli agenti del commissariato Trevi Campo Marzio che hanno trovato una storica maglietta del campione e il trofeo con il suo nome all'interno di un'automobile, con una donna e i due uomini, una Fiat Panda di colore blu parcheggiata sulla sponda del Tevere. I poliziotti hanno compreso immediatamente che si trattava di un furto e hanno chiesto conferma ai familiari di Rivera che hanno confermato la proprietà dei cimeli.

L'incendio nella casa di Gianni Rivera

A smascherare i ladri è stato proprio l'incendio che si è sviluppato nel corso della notte: a causarlo, infatti, potrebbero essere stati proprio i due che, per fare il colpo, hanno dato origine alle fiamme sbagliando a dosare la fiamma ossidrica utilizzata per aprire la cassaforte. Non è stata la prima volta che la casa di Gianni Rivera resta coinvolta in un incendio, però: nel 2017, infatti, a causa di un corto circuito alla lavatrice si è sviluppato un altro rogo che ha richiesto l'intervento dei pompieri, come si vede nella foto in alto, scattata in quell'occasione.

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