Colpita in faccia da una pallonata, stramazza a terra e finisce all’ospedale: “Ragazzini sono spariti nel nulla”

Una pallonata in pieno viso. È la denuncia di una donna di Pomezia che ha raccontato l'incidente con un lungo post sui social. "Il colpo mi ha scaraventata a terra, stordita, sotto gli occhi della folla", racconta la donna. La pallonata sarebbe stata sferrata da alcuni di ragazzi che stavano giocando nella piazza della città. Il gruppo è poi scappato dopo aver preso in pieno la donna con il pallone di cuoio.
Colpita da una pallonata in piazza: la denuncia sui social
Colpita in faccia da una pallonata lanciata da un gruppo di ragazzini. La donna, che denuncia la sua esperienza sui social, non solo critica il gruppo di ragazzi che dopo il colpo si è dileguato, ma anche chi ha assistito alla scena. "La piazza era gremita: famiglie, bambini, anziani. Ma i ragazzi che hanno tirato quel pallone, presumibilmente 14-15 anni, insieme a tutti gli altri, sono spariti nel nulla". Si legge nel racconto sui social della donna. I sanitari chiamati ad intervenire sul luogo dell'incidente hanno trasportato la vittima in codice arancione nell'ospedale di Pomezia. "Ho dovuto rifare la TAC, assumere nuovi farmaci, gestire tutto da sola, con la mia salute già fragile", spiega. Il quadro clinico non sembra grave, i disagi sono solo quelli materiali. La pallonata ha infatti distrutto gli occhiali da vista della donna, che dovrà ora sostituirli. "Questo è il prezzo che pago per un gesto incosciente e impunito", scrive.
Pomezia, il caso della pallonata apre il dibattito: "Spazi poco sicuri"
L'incidente ha aperto un dibattito sui social circa la sicurezza per le strade della città di Pomezia. Secondo alcuni commenti sotto al post della donna, non è la prima volta che avviene una dinamica del genere. "Anche mia madre anni fa rischiò di essere colpita. Segnalai ai vigili, ma non fecero mai nulla", scrive un altro utente sui social. La vera problematica, secondo alcuni residenti, riguarda la mancanza di spazi sicuri nel comune, anche durante le ore del giorno. "Pomezia merita spazi sicuri. Le piazze sono luoghi di incontro, non campi di gioco pericolosi. E ci sono le telecamere. Perché non vengono usate per tutelare i cittadini?", conclude la vittima nel suo lungo post sui social.