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Colpisce la moglie in testa con una bottiglia e la minaccia di morte: la donna salvata dai figli

A chiamare la polizia è stata la figlia minore della coppia, mentre il figlio più grande bloccava il padre, impedendogli di raggiungere la madre e continuarla a picchiare. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza a opera di un 56enne, che aveva reso la vita della sua famiglia un vero e proprio incubo.
A cura di Natascia Grbic
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Un uomo di 56 anni è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e portato in carcere. Violento e fuori controllo, per l'ennesima volta si è scagliato contro la moglie picchiandola, mirando soprattutto alla testa e minacciandola di morte. Solo l'intervento del figlio, che lo ha bloccato, ha permesso alla madre e alla figlia di uscire di casa e mettersi in salvo. A chiamare gli agenti della Polizia di Stato è stata la figlia della coppia, dicendo che il padre voleva uccidere la madre e chiedendo di intervenire al più presto. Data la gravità della situazione, che stava degenerando, sul posto sono state mandate immediatamente tre pattuglie, due del commissariato Prati e una del commissariato Monte Mario. Quando gli agenti sono arrivati hanno sentito che dall'interno dell'appartamento provenivano grida di aiuto da parte del figlio che continuava a tenere il padre, e l'uomo che urlava "Lasciami che l'ammazzo!". Fuori, la donna con una vistosa ferita alla testa da cui usciva sangue, e la figlia, terrorizzate a causa dell'uomo.

Alcuni agenti sono rimasti fuori con le due donne per non lasciarle sole nel caso il 56enne si fosse liberato dalla stretta del figlio, mentre altri hanno preso una scala fornita dal condominio e sono entrati da una finestra lasciata aperta al primo piano. Qui hanno trovato la casa completamente devastata: mobili spostati, televisore a terra, pezzi di vetro e macchie di sangue in tutto l'appartamento. Divisi padre e figlio, gli agenti hanno bloccato l'uomo, arrestandolo. I figli della coppia e la madre hanno raccontato che il 56enne aveva cominciato a dare in escandescenze per un motivo banale in seguito a una discussione, picchiando la moglie e colpendola con una bottiglia di vetro alla testa. Non era la prima volta però che era violento con loro: da tempo venivano minacciati e picchiati, ma non avevano mai denunciato per paura che la situazione si potesse aggravare. Adesso l'uomo si trova in carcere, mentre la donna è stata portata in ospedale per essere medicata. Ha ricevuto una prognosi di quindici giorni.

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