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Cinque anni di Virginia Raggi, il duro report della Cgil: Roma immobile e nessuna scelta coraggiosa

‘”Virginia Raggi ha ‘vivacchiato’. C’è stato un fallimento sulle politiche ambientali, c’è stato un fallimento sui trasporti, ma quello più grave è il fallimento sugli investimenti. Non ci sono stati investimenti strategici, ma solo immobilismo”, ha spiegato a Fanpage.it Natale Di Cola, segretario Cgil di Roma e del Lazio.
A cura di Enrico Tata
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Promesse disattese, immobilità, un'amministrazione che ha ‘vivacchiato' per cinque anni. È un bilancio molto duro quello che la Cgil ha fatto sull'amministrazione guidata da Virginia Raggi. In un report curato in collaborazione con ‘Sbilanciamoci', il sindacato mette in evidenza gli errori e mancanze della sindaca e della sua giunta. "Tutte le aspettative sono state tradite. Dal punto di vista delle entrate, per esempio, non sono riusciti a combattere l'evasione e sulle uscite, sugli investimenti, non è stato fatto niente. Hanno ‘vivacchiato'. C'è stato un fallimento sulle politiche ambientali, c'è stato un fallimento sui trasporti, ma quello più grave è il fallimento sugli investimenti. Non ci sono stati investimenti strategici, ma solo immobilismo", ha spiegato a Fanpage.it Natale Di Cola, segretario Cgil di Roma e del Lazio.

Un dato importante, sottolinea la Cgil, è quello sulla spesa per gli anziani: "Abbiamo una società che invecchia, i bisogni sociali aumentano, e le risorse restano stabili, non aumentano. A ottobre tanti servizi rimarranno chiusi perché mancheranno le risorse e non c'è stata alcuna pianificazione su questo". La città di Milano, per esempio, spende 263 euro pro capite per anziani, con la spesa di Roma che è pari a 79. Stesso discorso sulla spesa per il sociale. "Analizzando questi dati appare evidente come l'amministrazione non si sia presa cura dei suoi cittadini".

Per Di Cola, inoltre, "il bilancio viene fatto in maniera segreta, per scelta dell'assessore Lemmetti, che non ha mai voluto incontrare i sindacati. L'amministrazione non si confronta con nessuno, c'è una mancanza di democrazia, cinque anni senza partecipazione e senza condivisione, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: spesa per gli investimenti assente, servizi ai cittadini zero, servizi sociali zero". Quello della Capitale è un bilancio "ordinarissimo", quando invece "ci sarebbe bisogno di scelte strategiche. Inoltre la gestione delle società partecipate è stata fallimentare: non hanno migliorato la qualità dei servizi e del lavoro, non hanno prodotto redito per l'amministrazione. La macchina amministrativa vive soltanto di ‘spesa storica'. Non è stata fatta alcuna scelta coraggiosa, strategica o anche divisiva. Non avendo fatto investimenti, la spesa corrente è in pratica una spesa di sopravvivenza".

Secondo il segretario della Cgil romana "il prossimo sindaco dovrà rimboccarsi le maniche e riprogettare, creare gli investimenti, attrarre gli investimenti e riqualificare la spesa, sicuramente la prima è la spesa sociale, per il disagio sociale. Ci aspettiamo che il nuovo sindaco affronti subito il problema del decoro, il problema abitativo, il problema del trasporto pubblico". In sintesi, "noi non diciamo che Raggi ha distrutto la città, ma diciamo che non ha mantenuto le sue promesse. non è stata un'amministrazione trasparente e non lascerà alla città. Serve la discontinuità che Raggi aveva annunciato e che non ha invece realizzato".

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