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Il video con le frasi shock di Albino Ruberti, ex capo Gabinetto di Gualtieri: “Inginocchiati o ti sparo”

Alcune delle frasi shock pronunciate da Ruberti in un video pubblicato dal Foglio: “Se devono inginocchia’ davanti. Io li sparo, li ammazzo”.
A cura di Enrico Tata
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Il quotidiano Il Foglio ha pubblicato un video in cui si sente una furiosa litigata, con urla e minacce, che vede protagonista Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri (Ruberti ha inviato una lettera al sindaco con cui si dimette ndr). "A me non me dicono ‘io me te compro". E ancora "do cinque minuti pe veni' a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchia' davanti. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi de… mi hanno detto… Io li sparo, li ammazzo", alcune delle frasi pronunciate da Ruberti. Il diretto interessato ha spiegato con queste parole l'episodio: "Si tratta di una lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più". Francesco De Angelis, ex segretario della FGCI di Frosinone, è stato consigliere regionale, parlamentare europeo ed è candidato del Partito democratico alle prossime elezioni politiche. Ad ascoltare lo sfogo di Ruberti c'era la compagna, la consigliera regionale del Pd Sara Battisti.

Pd: "Episodio gravissimo, non può restare senza conseguenze"

In seguito alla pubblicazione del video hanno chiesto un passo indietro di Ruberti non solo gli avversari politici, ma anche lo stesso Partito democratico: "Caso Ruberti svelato dal Foglio? Episodio gravissimo che non può restare senza conseguenze", rivelano fonti del Partito democratico.

"Non si tratta di un dialogo di Romanzo Criminale ma sono solo alcune delle espressioni usate dal capo di gabinetto del sindaco della capitale d'Italia nel corso di un inquietante alterco avvenuto in quel di Frosinone. I consiglieri del Movimento 5 Stelle e della Lista Civica Virginia Raggi chiedono due cose al sindaco Gualtieri: le immediate dimissioni di chi usa espressioni e atteggiamenti da ‘gangster', tanto più che si tratta del suo capo di gabinetto, nonché il chiarimento della vicenda da cui sembrano emergere altre minacce e presunte richieste avvenute durante una cena", si legge in una nota diffusa dai consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle e della lista Virginia Raggi. E ancora, conclude la nota: "Siamo certi che il sindaco Gualtieri, da persona garbata qual è, vorrà allontanare immediatamente questa persona da sé e dall'amministrazione romana. È stato superato il limite della decenza e se Gualtieri coprisse questo scempio sarebbe complice di una grave offesa alla città".

"Questo è il soave ambientino del Pd romano. Il capo di gabinetto di Gualtieri già capo di gabinetto di Zingaretti che “amministra” il potere. Se fosse accaduto a noi Repubblica ci avrebbe aperto il giornale", ha twittato il leader di Azione, Carlo Calenda.

"Questo Pd fa paura. E' il capofila di una sinistra violenta e litigiosa, fa e disfa alleanze in poche ore. Sulle liste ha dato vita a uno spettacolo indecente, roba da compravendita al Suk. Ora spuntano pure risse e minacce in mezzo alla strada, come denuncia il Foglio sul ‘caso Ruberti'. Occorre agire subito contro i violenti, il Pd pretenda le dimissioni del capo di gabinetto del sindaco di Roma", ha dichiarato la deputata della Lega Barbara Saltamartini.

Chi è Albino Ruberti

Per quasi venti anni Albino Ruberti ha gestito praticamente tutti gli eventi culturali della Capitale. Dalle notti bianche di Veltroni alle più importanti mostre d'arte, prima come amministratore delegato e poi come presidente di Zetema, la municipalizzata capitolina che gestisce i servizi culturali. Calle 1968, Albino è figlio di Antonio Ruberti, politico socialista, accademico, ex rettore dell'Università La Sapienza e ministro dell'Università e della Ricerca nei governi Goria, De Mita e Andreotti. Dopo la scadenza del suo mandato alla guida di Zetema, non riconfermato dall'allora sindaca Raggi, Ruberti fu chiamato da Zingaretti come capo di Gabinetto e poi dal sindaco Gualtieri.

Con una laurea triennale in ‘Operatore dei servizi culturali', Ruberti è stato anche segretario e amministratore delegato di Civita Cultura, un'azienda che è presente in moltissimi musei italiani e che di gatto gestisce anche gli Uffizi di Firenze. Di quella società sono stati presidenti Gianni Letta e Antonio Maccanico e vicepresidente Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. Quando Ruberti era ancora capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, i giornali riportarono un episodio avvenuto in pieno lockdown: i vigili urbani lo sorpresero a una cena in terrazza tra amici in un periodo in cui le feste erano vietate per evitare la diffusione del virus. In alcuni articoli viene soprannominato "Er pugile".

De Angelis ritira la candidatura

Francesco De Angelis ha ritirato la sua candidatura alle Politiche. Il ritiro è avvenuto per evitare strumentalizzazioni. Quella di De Angelis era una candidatura  "non in posizione eleggibile, ma di servizio".

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