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Chi è Sabrina Dal Col, la badante accusata di aver ucciso Antonietta Rocco: “Licenziata perché lavorava male”

Sabrina dal Col, la donna accusata dell’omicidio di Antonietta Rocco, sarebbe stata allontanata perché poco professionale. Avrebbe lavorato meno ore di quelle pattuite, portato l’anziana a casa sua, e coinvolto anche il marito nella sua gestione mentre lei non c’era.
A cura di Natascia Grbic
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Si chiama Sabrina Dal Col la donna accusata di aver ucciso, forse a colpi di machete, la 63enne Antonietta Rocco a Latina. Dal Col, 53 anni, per un periodo ha lavorato come badante a casa della donna: secondo quanto riportato dai familiari della vittima, ascoltati dagli agenti della Squadra Mobile, c'erano stati dei dissidi con la donna, che era stata mandata via perché non avrebbe svolto al meglio il suo lavoro. Le indagini sono ancora in corso, in modo da capire se effettivamente la donna abbia ucciso l'anziana con problemi di disabilità, ma soprattutto il movente. L'arma del delitto, invece, non è stata ancora trovata.

Sabrina Dal Col è una donna di 53 anni, vicina di casa della vittima. In passato ha lavorato anche dalla sorella di quest'ultima, e per un periodo aveva assistito anche Rocco. La badante storica della 63enne, infatti, per un periodo non ha potuto prendersi cura della signora, e i familiari della donna si erano quindi rivolti a Dal Col. Che, però, avrebbe avuto dei comportamenti non rispettosi della signora, assentandosi spesso, portandola a casa sua, e lavorando meno ore di quelle pattuite. Quando la badante di Rocco è tornata operativa, i familiari di Rocco le avrebbero chiesto di rimanere per un giorno a settimana, in modo da coprire il riposo della donna. Dal Col però non avrebbe apprezzato questa soluzione, dicendo che preferiva trovare altro.

Il corpo senza vita di Antonietta Rocco è stato trovato proprio dalla sua badante venerdì 19 settembre. La casa era sottosopra, ma le probabilità di una rapina sono apparse sin da subito poco plausibili: Rocco viveva in modo umile, non aveva una gran disponibilità di denaro e la sua dimora in via Campo Boario è modesta. I colpi inferti alla donna, inoltre, hanno spinto la procuratrice Luigia Spinelli a parlare di "un omicidio efferato e crudele, i colpi sono stati inferti con una forza indicativa di una rabbia particolare". Poche ore dopo, l'arresto di Sabrina Dal Col.

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