Caso Tiero, Valeriani (Pd) sulle mancate dimissioni: “Nessun rispetto verso le istituzioni, la Regione è paralizzata”

Sono passate tre settimane da quando il consigliere della Regione Lazio e esponente di Fratelli d'Italia Enrico Tiero è stato arrestato da Carabinieri e Guardia di Finanza e messo ai domiciliari. Il consigliere, nonché presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive, è accusato di corruzione e non si è ancora dimesso dai suoi incarichi. "È una totale mancanza di rispetto verso l’istituzione regionale", attacca il consigliere del Partito Democratico e presidente della commissione Trasparenza Massimiliano Valeriani ai microfoni di Fanpage.it.
"In passato consiglieri dimessi solo con un avviso di garanzia"
Fra le accuse mosse contro Enrico Tiero, c'è quella di aver garantito finanziamenti all’istituto ospedaliero Icot di Latina in cambio dell’assunzione e di favori sul luogo di lavoro per la figlia. La procura di Latina contesta anche altri episodi in cui "avvalendosi delle proprie funzioni, avrebbe agevolato le attività e gli interessi di alcuni imprenditori operanti in vari settori". Nonostante questo non sono arrivate pressioni dalla giunta affinché lasciasse i suoi incarichi. Il 29 ottobre scorso il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca è stato chiamato a riferire in merito in sala consiliare, ma, commenta Valeriani, "ha completamente bypassato la questione, nonostante tutta l’opposizione gli avesse chiesto di affrontarla".
Rocca ha accusato l'opposizione di non essere garantista e di usare una vicenda legale per attaccarlo sul piano politico, chiamando il Partito Democratico "campione del mondo di doppia morale". Un'etichetta che Valeriani rimanda al mittente: "Rocca parla a sé stesso, davanti allo specchio. In passato, consiglieri regionali della nostra maggioranza si sono dimessi anche solo con un avviso di garanzia, senza alcuna misura restrittiva. Qui invece siamo di fronte a un arresto, eppure nulla si muove. Quando ci sono state inchieste in passato, il centrodestra bloccava i lavori del Consiglio e trasformava la commissione Trasparenza in una sorta di tribunale del popolo".

"Vengono prima le istituzioni e poi i partiti"
Le opposizioni si aspettavano un comportamento diverso non solo dalla giunta, ma dallo stesso Tiero, la cui scelta di non dimettersi assume un peso ancora maggiore alla luce del comportamento tenuto all'interno di Fratelli d'Italia: "Si è autosospeso da tutti gli incarichi di partito il giorno dopo aver ricevuto la notifica d'indagine, ma non da quello di presidente della commissione regionale Sviluppo economico, una delle più importanti – aggiunge il consigliere del Partito Democratico -. Ma prima di tutto bisogna mettere in sicurezza le istituzioni, che vengono prima dei partiti. Pretendiamo che chi ha responsabilità di governo ne tragga almeno qualche basilare conseguenza, perché altrimenti rischiamo di diventare davvero una Repubblica delle banane".
Il problema, però, non sarebbe solo politico, ma anche amministrativo. "Si è creato un blocco operativo: la commissione non si è più riunita, paralizzando l’attività legislativa su temi fondamentali come commercio, fondi europei e sviluppo economico", continua Valeriani. Proprio grazie alla carica di presidente di commissione, inoltre, Tiero avrebbe assunto la sua forte influenza sul tessuto produttivo in particolare nel territorio di Latina. Tanto che in chat un medico dell'ospedale Santa Maria Goretti gli scriveva: "Sei diventato il deus ex machina della Sanità nella nostra provincia".

"Hanno trasformato la Regione in un ente di gestione clientelare"
Guai però a parlare di "sistema Tiero", ha detto Rocca in seduta di Consiglio regionale, "e a farlo discendere su tutta la pubblica amministrazione". Ma la vicenda del consigliere agli arresti domiciliari per corruzione, secondo Valeriani, sarebbe, invece, solo un caso estremo delle modalità con cui il centrodestra sta conducendo la sua amministrazione: "Sono due anni che denuncio come la destra abbia trasformato la Regione in un ente di gestione clientelare. Dovremmo fare le leggi, eppure la maggioranza si dedica solo a variazioni di bilancio e distribuzione di risorse, senza alcuna visione di sistema".
Francesco Rocca riveste anche la carica di assessore alla Sanità, ma anche in questo ambito, secondo Valeriani, "non ha prodotto una sola proposta di legge. Doveva essere la legislatura della ripartenza, dopo il commissariamento, e invece non c’è alcuna iniziativa normativa sulla sanità, sulla casa, sulla cultura, sullo sport. Questa torsione è pericolosa: quando un ente legislativo diventa solo gestionale, si apre la strada al malgoverno. Se si abbassa troppo l’asticella, prima o poi si cade. La Regione non è roba loro: è dei cittadini".