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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, Casini in Aula: “Pensate davvero che la commissione d’inchiesta serva? È un errore”

“Pensate realisticamente che il parlamento possa apportare delle novità sconvolgenti sul caso rispetto alle indagini giudiziarie? – si chiede il senatore Pier Ferdinando Casini in Aula – Io voterò contro o non parteciperò al voto”. La discussione attesa oggi in Senato.
A cura di Beatrice Tominic
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Il senatore Pier Ferdinando Casini e il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi.
Il senatore Pier Ferdinando Casini e il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi.
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"Domani istituiremo una commissione d'inchiesta su un fatto drammatico che ha riguardato una famiglia e la sparizione di una ragazza quaranta anni fa. Voi pensate realisticamente che il Parlamento possa portare delle novità sconvolgenti rispetto ad indagini giudiziarie che durano e che sono state peraltro rilanciate oggi dall'autorità giudiziaria?".

A poche ore dall'ennesimo appuntamento, dopo numerosi rinvii, della discussione in Senato per la commissione d'inchiesta sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, è questo ciò che si domanda il senatore Pier Ferdinando Casini in Aula. Dopo le sue parole, alcuni hanno iniziato a battere le mani. "Nonostante qualche applauso mi auguro che domani siano in pochi a pensarla come lui", ha commentato Pietro Orlandi, commentando quanto accaduto.

Pier Ferdinando Casini: l'opinione sulle commissioni d'inchiesta

"Non suppliamo tutto questo con un errore oggi che si moltiplicherà domani – spiega il senatore – Io voglio dire con chiarezza che io voterò contro le commissioni di inchiesta o non parteciperò al voto perché ritengo che noi stiamo mettendo un'altra pietra nella delegittimazione dell'istituto parlamentare. Il Parlamento, con queste commissioni di inchiesta, non sarà più forte, registrerà solo le sue debolezze perché sarà permeabile alle strumentalizzazioni politiche e mi dispiace molto".

Poi continua: "Aggiungo a beneficio dei colleghi della mia parte politica che domani si appresteranno a votare una commissione di inchiesta istituita per fatti diversi che io esprimo una contrarietà di fondo all'uso improprio che questo parlamento da tempo sta facendo sulla costituzione di tutte le commissioni d'inchiesta".

La risposta di Pietro Orlandi

Non ha tardato ad arrivare la risposta di Pietro Orlandi che, ad otto mesi dal voto unanime della Camera, aspetta con ansia la discussione in Senato.

"Il messaggio che il Vaticano inviò al Senato tramite il suo promotore di Giustizia Diddi: Una commissione parlamentare d’inchiesta noi la vediamo come un’interferenza, un’intromissione perniciosa, oggi ha trovato l’abbraccio del Senatore Casini – commenta il fratello di Emanuela Orlandi, ricordando le dichiarazioni della Santa Sede dello scorso giugno – Fortunatamente molti dei Senatori che voteranno sono più liberi di pensare con la propria testa. Mi dispiace per Casini, ma sono certo che questa commissione domani sarà approvata".

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