Casi di covid in aumento, Zingaretti: “Smart working a Regione Lazio, stop riunioni in presenza”
"In questo momento delicato in cui la curva dei contagi potrebbe pericolosamente salire, dobbiamo tutti applicare le misure di contenimento del contagio. Come Regione Lazio abbiamo deciso di aumentare lo smart working ed evitare le occasioni di contatto fra le persone. È importante che tutti facciano la loro parte, mettendo in atto le buone pratiche di igiene, protezione e distanziamento sociale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Massimo due giorni settimanali di lavoro in sede, e stop alle riunioni in presenza. Una misura che potrebbe essere presto presa anche dalle altre aziende, che alla fine del lockdown avevano diminuito lo smart working e permesso ai lavoratori di tornare in sede.
Oltre 10mila i casi di coronavirus nel Lazio
Al momento sono oltre 10mila i casi di coronavirus nel Lazio. La maggior parte dei contagi è concentrata nella città di Roma, ma il vero e proprio boom si è registrato a Latina, dove dal 4 ottobre si è avuto in incremento di casi del +155%. La situazione è molto seria, tanto che la Regione Lazio ha deciso di attuare un mini lockdown per provare a contenere i contagi. Stretta sui locali, sui bar, sui ristoranti e sulle cerimonie private, con un limite di partecipanti e orari di chiusura anticipati alle 24. Oggi invece sono 395 i casi registrati nel Lazio: si tratta nel numero più alto da inizio pandemia, con 132 positivi nelle province. "È in corso una riorganizzazione della rete ospedaliera per rispondere all'andamento della curva epidemiologica. Finora l’attività di tracciamento e l’assistenza ospedaliera stanno consentendo di avere l’epidemia sotto controllo e con uno dei più bassi tassi di letalità a livello nazionale. Ma ora non bisogna abbassare l’attenzione e rispettare le regole del distanziamento".