Calenda blocca Roman Pastore, il candidato 21enne delle polemiche per l’orologio di lusso
Roman Pastore, il giovane di 21 anni candidato nella lista di Carlo Calenda al III Municipio, è stato bloccato su Twitter dal leader di Azione. Ad annunciarlo è stato lo stesso Pastore, che così si è rivolto a Calenda: "Ma come? Mi candido con te, mettendoci la faccia a soli 21 anni. Ricevendo insulti, minacce e cattiveria. Mi chiamano stampa e tv e per evitare strumentalizzazioni mi faccio giustamente da parte. Ora perché esprimo perplessità su certe tue dichiarazioni mi blocchi?". Pastore, vicino a Italia Viva, nei giorni scorsi ha chiesto a Calenda di evitare divisioni, anche sulla scia di quanto sta accadendo in Assemblea capitolina, con i due esponenti renziani eletti nella lista di Calenda che vorrebbero lavorare in accordo con la maggioranza, e i tre di Azione determinati a stare all'opposizione. "Non possiamo permetterci il lusso di dividerci. La prospettiva che abbiamo in vista delle elezioni 2023 è basata sull'unità delle forze riformiste. Basta attaccare", aveva dichiarato Pastore, rivolgendosi a Calenda. Poco dopo, il blocco da parte del leader di Azione.
Roman Pastore e le polemiche per l'Audemar Piguet
Roman Pastore era finito al centro delle polemiche per l'Audemar Piguet – inizialmente scambiato per un Rolex – un orologio da alcune migliaia di euro indossato e mostrato in diverse foto sui social. Il web si è scatenato, tra chi puntava il dito contro quella che sarebbe stata vista come ostentazione, e chi faceva notare che a scagliarsi contro il reddito di cittadinanza fossero sempre le persone più benestanti. In quell'occasione Roman Pastore è stato difeso da diversi personaggi della politica, tra cui Carlo Calenda. L'orologio è infatti un ricordo del padre, scomparso prematuramente nel 2017. "Oddio! Sono stato scoperto! Mi hanno ‘sgamato’ l’Audemars Piguet (non Rolex) che, mi pare, non è (ancora) un reato indossare. Ma la polemica politica riusciamo a farla sui temi o l’unica opzione è quella sempre di fare o di ricevere attacchi personali? Forse è chieder troppo…", aveva dichiarato Pastore in quell'occasione.