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Cade nel lago di Bolsena dal pedalò, 14enne muore dopo tre giorni di agonia

Un ragazzo di 14 anni è caduto nel lago di Bolsena dal pedalò: trasferito subito in ospedale, è morto dopo tre giorni di agonia.
A cura di Beatrice Tominic
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Lago di Bolsena (Immagine di repertorio)
Lago di Bolsena (Immagine di repertorio)

Si trovava in pedalò con alcuni amici quando è caduto in acqua. Trasferito immediatamente in ospedale, ha iniziato a lottare fra la vita e la morte. Dopo tre giorni di agonia in ha perso la vita. Tragedia per un giovane di appena 14 anni morto nel reparto pediatrico del policlinico Agostino Gemelli dopo essere stato elitrasportato a Roma dal lago di Bolsena, dove stava trascorrendo il pomeriggio. Per lui, nonostante l'impegno di medici e infermieri, non c'è stato niente da fare.

Muore a 14 anni dopo essere caduto dal pedalò: cosa è successo

I fatti risalgono al pomeriggio di giovedì 28 agosto 2025, esattamente una settimana fa. Il giovane si trovava al lago di Bolsena, nella provincia di Viterbo, insieme ad alcuni amici. Avevano noleggiato un pedalò ed erano andati al largo del lago, mentre la spiaggia era affollata di giovanissimi di un centro estivo.

Avevano lasciato la riva da un po' quando, forse a causa di un malore o per una perdita di equilibrio, il giovane è caduto nel lago. Ha perso i sensi e, una volta in acqua, ha iniziato ad annegare. A rendersi conto di quanto fosse grave una ragazza che si trovava a poca distanza dal pedalò, a bordo di un sup. Si è avvicinata al gruppo, ha raggiunto il ragazzo e, conoscendo le manovre di primo soccorso, ha cercato di rianimalo.

L'allarme: 14enne elitrasportato a Roma

L'allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati subito i carabinieri della zona, i volontari della protezione civile e gli operatori del pronto soccorso sanitario del 118 insieme all'eliambulanza. Il ragazzo, infatti, inizialmente è stato rianimato in spiaggia. Trovandosi in condizioni molto critiche, è stato richiesto l'elitrasporto a Roma, dove il quattordicenne è stato accolto al policlinico Agostino Gemelli, nel reparto di pediatria.

Al suo arrivo si trovava in condizioni gravissime dovute all'annegamento. Ha lottato fra la vita e la morte per tre giorni. È morto il primo settembre a causa di un arresto cardiaco prolungato e danno cerebrale irreversibile.

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