Blitz Pro Pal alla sede di Leonardo, vernice rossa e fumogeni per lo stop all’invio di armi ad Israele

Manifestazione Pro Palestina oggi in piazza Monte Grappa a Roma, dove gli attivisti hanno lanciato vernice rossa contro la sede di Leonardo Spa. L'azione è avvenuta nella mattinata di lunedì 26 maggio nel quartiere Prati. Il bilancio della protesta è di sei persone bloccate e identificate. Nei loro confronti si contesta anche l'aggressione del personale di sicurezza.
“Siamo qui oggi per chiedere agli azionisti e ai dirigenti di Leonardo cosa ne pensano di tutto questo – dichiarano gli attivisti – Chiediamo che lo Stato italiano interrompa gli affari con Israele, che continua a sostenere tramite Leonardo e le sue partecipate. Non vogliamo che i nostri soldi vengano usati per alimentare crimini di guerra e genocidi. È inaccettabile sostenere un governo criminale, che sta commettendo un massacro e una pulizia etnica davanti agli occhi del mondo solo perché economicamente conveniente. Gli italiani non vogliono essere complici di questo genocidio".
Vernice rossa e fumogeni alla sede di Leonardo
I manifestanti Pro Pal hanno raggiunto la sede di Leonardo, uno dei principali fornitori di tecnologie e armamenti militari al mondo, a partecipazione statale. Cinque attivisti verso le 10 hanno dato il via alla protesta, lanciando vernice rossa contro le vetrate e la parete esterna dell'edificio. Indossavano magliette rosse con la scritta "Palestina Libera". hanno poi acceso dei fumogeni rossi sempre in segno di protesta. I manifestanti hanno spesso indicato nel corso delle proteste che l'uso della vernice rossa simboleggia il sangue dei bambini di Gaza.
Le proteste Pro Pal davanti alle sedi Leonardo a Roma
Dopo pochi minuti dall'inizio dell'azione sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno bloccato i manifestanti. Uno degli attivisti era già stato fermato da un militare dell'Esercito che si trovava in strada per un presidio, prima ancora dell'inizio della manifestazione. Sono stati tutti identificati. Sono vari i blitz dei manifestanti Pro Pal in diverse città d'Italia. A Roma gli attivisti hanno colpito Leonardo a Prati a novembre del 2024, e si sono presentati anche alla sede di via Nazionale Tiburtina. Ad aprile scorso infatti oltre cento attivisti si sono incatenati ai cancelli con lo slogan "Basta vendere armi ad Israele".
Sono mesi che i manifestanti e i collettivi Pro Pal chiedono lo stop agli accordi con Leonardo Spa. Alcune università italiane invece in segno di solidarietà al popolo palestinese, hanno ridotto o interrotto la collaborazione con le università israeliane, soprattutto per progetti di ricerca che coinvolgono tecnologie per scopi civili e militari.