71 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Avrebbe certificato quadri falsi come autentici, Vittorio Sgarbi prosciolto

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi è stato prosciolto “perché il fatto non costituisce reato” dall’accusa di aver autenticato quadri di Gino De Dominicis che lui, questa era la tesi dell’accusa, sapeva di essere dei falsi. Sgarbi ha sempre respinto al mittente tutte le accuse: “Per me quei quadri sono autentici”.
A cura di Enrico Tata
71 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il critico d'arte Vittorio Sgarbi è stato prosciolto dall'accusa di aver certificato come autentici alcuni quadri falsi. O almeno ritenuti come tali dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico e dal consulente tecnico del pm. Si tratta di presunte opere di Gino De Dominicis, protagonista dell'arte italiana del secondo dopoguerra morto nel 1998. Sono state invece rinviate a giudizio dal gup altre 19 persone.

Secondo l'accusa Sgarbi sarebbe stato colpevole di violazione dell'articolo 178 del codice dei beni culturali. Cioè avrebbe autenticato un'opera contraffatta o non originale essendo consapevole della sua falsità. Il gip fece sequestrare 250 opere giudicate contraffatte per un valore di oltre 30milioni di euro e vendute come vere ad alcuni collezionisti. Sgarbi venne coinvolto nelle indagini come presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis di Roma. Il critico d'arte è stato prosciolto con la formula ‘il fatto non costituisce reato'.

Le indagini su Sgarbi

Le indagini sono partite dalla contrapposizione di due Archivi dedicati a De Dominicis: quello romano con presidente Sgarbi e quello con sede a Foligno e rappresentato da Paola De Dominicis. Molti degli indagati fanno parte della prima fondazione. Il giudice che ha autorizzato le misure cautelari e i sequestri nel 2018 aveva scritto: "E importante osservare che De Dominicis, non riconoscendo alla fotografia valore documentario, ha sempre ostacolato in vita la pubblicazione di cataloghi delle sue opere. Il catalogo ragionato realizzato nel 2011 ne ha documentate 632, mentre secondo alcune stime l'artista in tutta la sua vita non avrebbe prodotto più di 800/850 opere".

Il critico d'arte: "Secondo me quei quadri sono autentici"

Sgarbi si è sempre detto innocente: per lui l'inchiesta è "una totale invenzione. La mia posizione precisa è che si tratta di capolavori di De Dominicis e li autentico come mi pare. L'argomento non esiste, è un'azione del tutto assurda di magistrati che tra l'altro ho anche fatto sconfessare dal Csm perché l'indagine è stata fatta in maniera grottesca su un autore che è morto nel '98, le cui opere quindi hanno meno di 50 anni. Non esiste il problema, nessuno falsificherebbe". Per il critico d'arte le indagini sono "una pura invenzione di un personaggio, l'avvocato Tomassoni innamorato di De Dominicis, che ha dichiarato false le opere comprate dal grande imprenditore Koelliker che invece sono tutte buone, le mie perizie sono tutte perfette. L'argomento non esiste. Il collezionista che le ha comprate è straordinario, di falsi non ce n'è neanche uno. In ogni caso io ho fatto delle perizie per opere che ritengo vere".

71 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views