Aumentano bici, monopattini e bus: ma i romani preferiscono spostarsi in auto

Biciclette, monopattini, piste ciclabili, autobus: niente da fare, i romani non rinunciano agli spostamenti in macchina. A dirlo è il rapporto 2021 diffuso da Roma servizi per la mobilità: il numero di veicoli a quattro ruote è aumentato dell'1% rispetto al 2019. Ciò significa che a Roma ci sono 629 macchine ogni mille abitanti. Totale: un milione e 751mila auto solo nella capitale. Numeri altissimi, soprattutto se si considera che tra il 2013 e il 2016 questo numero era diminuito, facendo pensare a un progressivo maggiore utilizzo di mezzi più sostenibili. Sempre per quanto riguarda i veicoli, si è registrata un'impennata delle macchine elettriche. Non cambia la situazione sul fronte dei mezzi a due ruote: i mezzi con cilindrata superiore ai 50cc sono aumentati rispetto al 2019 dell'1,6%. Tradotto in numeri vuol dire 139 motocicli ogni mille abitanti.
Se sul fronte auto e moto i numeri sono altissimi, lo stesso non si può dire per i mezzi pubblici, che registrano numeri di biglietti staccati in calo rispetto agli scorsi anni. Nel 2020 sono stati venduti 39,8 milioni di ticket, il 59,5% in meno rispetto al 2020. L'offerta complessiva del trasporto pubblico è di 300mila posti per 362 linee di servizio e 8.400 chilometri di sviluppo, mentre le tre linee della metropolitana coprono in tutto circa 60 chilometri. Riportata anche l'estensione delle piste ciclabili, con 75 chilometri in più realizzati tra il 2018 e il 2019: in totale, si tratta di 317 chilometri che coprono la città di Roma. Molto sviluppato anche il servizio in sharing, con 2.370 veicoli totali su quattro operatori, di cui tre privati (quelli di Roma servizi per la mobilità sono 181). Tra bici e monopattini in sharing, invece, si arriva a circa 22.700 mezzi.
“Il Rapporto – spiega Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato di Roma servizi per la mobilità– non è solo una fredda presentazione di numeri. Esso permette al cittadino di avere una sintesi completa dei dati e, al tempo stesso, offre all’amministrazione uno strumento di verifica sugli effetti delle politiche adottate. Certe azioni non si riescono ad apprezzare di anno in anno, ma continuare a realizzare questo documento consentirà di creare una serie storica e analizzare nel tempo gli effetti delle politiche messe in atto da Roma Capitale. Ogni volta che osservo i dati romani sulle lunghezze degli spostamenti con mezzo privato a motore, credo che la città delle brevi distanze sia alla nostra portata. Anche grazie alle infrastrutture leggere e sul trasporto pubblico locale che arriveranno con l’approvazione del PUMS”.