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Attivisti clima bloccano ancora Gra. L’automobilista:”Ho fatto il Sessantotto, queste sono caz****”

Proteste degli attivisti per il raccordo ancora una volta, scatenando l’ira degli automobilisti: “Ho fatto il Sessantotto, queste sono cazz***”, dice uno di loro.
A cura di Beatrice Tominic
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Gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion per il clima tornano a bloccare il traffico del Grande Raccordo Anulare a Roma nel corso della loro campagna Ultima Generazione. Come ogni volta, hanno provocato l'ira degli automobilisti e delle automobiliste in coda, rimasti bloccati nel traffico mentre stanno andando a lavoro.

"Se tu blocchi la via del mare, blocchi Capri, blocchi quello che ti pare, va bene. Ma qua è tutta gente che deve andare a lavorare", ha detto uno degli automobilisti in coda, prima che una degli attivisti seduti sulla carreggiata gli chiedesse per quale motivo andasse a lavorare, lasciandolo interdetto.

"Se non c'è cibo che esce dalla terra per mangiare, a cosa serve?", incalza la ragazza. "Non mi dire dei grandi sistemi, io ho fatto il movimento studentesco nel Sessantotto, queste sono solo caz****. Impegnatevi giustamente, ma queste sono caz****. Ho fatto il movimento nel Sessantotto, ci hanno fatto un buc** di cu** così." Anche altri automobilisti che hanno parlato con gli attivisti, per spiegare le loro necessità: andare a lavorare per dare da mangiare ai propri figli e pagare l'affitto.

L'arrivo della polizia

Come è accaduto nelle giornate scorse, a bloccare la protesta sono arrivati gli agenti della polizia che hanno spostato di peso gli attivisti e le attiviste che stavano bloccando la carreggiata. Dopo aver ritirato loro gli striscioni e i cartelli utilizzati per la protesta, hanno impedito agli attivisti e alle attiviste di tornare a bloccare il centro della strada. Le persone in protesta, allora, si sono spostate sulla corsia d'emergenza, occupandola mettendosi seduti, privati ormai degli striscioni preparati in precedenza su cui figurano i loro slogan, poi sono state portate in questura.

 Le dichiarazioni degli attivisti

Le modalità della protesta sono visibili a tutti: da mesi, ormai, gli attivisti e le attiviste bloccano il raccordo occupando la carreggiata con striscioni e cartelli. "Ultima Generazione utilizza il metodo della violenza civile non violenta poiché è storicamente la più efficace: in un brevissimo tempo siamo riusciti ad avere un incontro con il ministro Cingolani che però purtroppo non sta mantenendo le promesse che ci aveva fatto – spiega uno degli attivisti – Ma la crisi climatica è un problema sempre più urgente da risolvere, basti pensare che per l'Italia l'overshoot day è stato il 15 maggio."

Poi continua: "La nostra protesta non crea danni praticamente quasi a nessuno se non per quell'oretta di blocco massimo e ci scusiamo con gli automobilisti. Diamo il massimo appoggio a tutti coloro che quest'estate si troveranno in una situazione drammatica come gli agricoltori, allevatori."

Un'altra attivista aggiunge: "Molte persone lo vedono come un affrontano personale, come se noi ce la prendessimo con la gente comune, quindi la vivono come responsabilità individuale: ormai è difficile concepirsi come realtà collettiva. Dobbiamo ricordiamoci che siamo una comunità."

Le ragioni della protesta

Come ha spiegato ai microfoni di Lorenzo Sassi per Fanpage.it un altro attivista, le ragioni della protesta sono molteplici: "Chiediamo di sbloccare 20 giga di energia rinnovabile tra eolico e solare e di bloccare subito le estrazioni di gas e l'apertura di altre centrali a carbone, comprese anche le trivellazioni per trovare nuove fonti di gas."

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