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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Arce, Mottola indagato per pedopornografia, la difesa: “Condannato prima della sentenza”

Carmelo Lavorino consulente principale della difesa sulla vicenda che vede Franco Mottola indagato per pedopornografia: “Finito nel tritatutto mediatico-giudiziaro e condannato prima della sentenza”.
A cura di Alessia Rabbai
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"Franco Mottola è stato buttato ancora una volta nel tritatutto mediatico-giudiziario, alla faccia della presunzione d'innocenza". Sono le parole Carmelo Lavorino, criminologo e consulente principale della difesa del maresciallo ed ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, tra gli imputati nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone. Il legale è intervenuto con un lungo commento a difesa del suo assistito, per la vicenda che lo vede indagato per pedopornografia. "Perché si anticipa ancora una volta senza prove la colpevolezza di una persona?" chiede ai giornalisti, dopo gli articoli usciti sulla stampa rispetto alle circa dieci immagini di natura sessuale a sfondo pedopornografico, che hanno fatto scattare un'indagine coordinata dalla Procura di Napoli ed estranea dal delitto di Arce.

"Su Franco Mottola c'è una caccia alle streghe"

"Su Mottola viene calato il jolly del sospetto senza prove e dell'infamia della caccia alle streghe – continua Lavorino – In un processo dove l'impianto accusatorio basato sul nulla si sta sgretolando, dove i testimoni dell'accusa si sono rivelati boomerang, dove le consulenze scientifiche dei pubblici ministeri si manifestano in tutta la loro vacuità, arriva il diversivo del ‘sospetto di pedopornografia'. Su circa 30mila foto rinvenute su un supporto informatico dei Mottola sono state rinvenute ‘ben' dieci foto ipotizzate ‘pedopornografiche'. E la notizia ‘scioccante' di un sospetto non dimostrato domina le cronache processuali dell'omicidio di Serena Mollicone: così si fa dimenticare che l'inchiesta è fondata sul nulla".

Le indagini per pedopornografia

Ad accusare Franco Mottola di pedopornografia è stato un testimone ascoltato durante un'udienza del processo per l'omicidio della diciottenne di Arce, scomparsa il 1 giugno del 2001 e ritrovata morta con la testa coperta da una busta di plastica e i polsi legati con delle fascette nel Bosco dell'Anitrella, in località Fonte Cupa. Il vicebrigadiere Luigi Giobbe è stato infatti invitato a deporre in merito ad alcuni file rinvenuti nel cellulare del militare, nel quale sarebbero appunto state trovate circa una decina di foto di natura sessuale a sfondo pedopornografico. Franco Mottola, ex comandante della caserma di Arce, suo figlio e sua moglie sono imputati per l'omicidio di Serena Mollicone. Secondo l'accusa Serena sarebbe stata uccisa in caserma e poi abbandonata nel bosco.

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