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Approvata mozione su Ius Soli, ma per Fdi i neodiciottenni di origine straniera sono potenziali stupratori

Converti (Pd) a Fanpage.it: “La consigliera Mennuni ha collegato a tutti gli effetti fatti di cronaca nera tristissimi ai nuovi cittadini italiani. Una cosa aberrante a livello politico. Il rispetto verso questi ragazzi e ragazze è totalmente mancato, è una cosa gravissima”.
A cura di Enrico Tata
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L'Assemblea Capitolina ha approvato a larga maggioranza una mozione sulla riforma della cittadinanza. Spiega a Fanpage.it Nella Converti, consigliera del Pd e firmataria del testo presentato in aula: "La mozione una parte impegna il sindaco e la giunta a farsi promotori con il governo e il parlamento affinché entro la fine della legislatura si arrivi a una riforma della cittadinanza. Questo è il primo punto, che è la parte della richiesta politica. Dall'altra c'è l'impegno di attivarsi anche con gli altri comuni e quindi appena avrò il testo della mozione lo girerò a tutti i comuni della città metropolitana e chiederò di portarlo in votazione. In questo momento ognuno di noi deve fare la sua parte, anche come spinta politica. La politica deve fare la sua parte e noi come comune di Roma l'abbiamo fatta, anche grazie all'apposizione, e chiederemo agli altri comuni di fare lo stesso".

Scontro Pd-FdI, Converti: "Da Fratelli d'Italia critiche aberranti e gravissime"

La mozione è stata votata dalla maggioranza e anche da parte delle opposizioni, come Forza Italia, ma non da Lega e Fratelli d'Italia. La consigliera Lavinia Mennuni, esponente del partito di Giorgia Meloni, ha contestato duramente il testo approvato: "C'è una spetto fondamentale che in questa mozione non viene approfondito. Stiamo assistendo giorno dopo giorno a un fenomeno di aumento di criminalità sul territorio italiano. Dal 2016 al 2020 in particolare ci sono stati, pensate, moltissime denunce. L'1,67 per cento che ha subito una denuncia o un arresto proveniva da soli sette paesi, come per esempio Tunisia, Marocco, Pakistan, Senegal. Io credo che quando si vanno ad analizzare elementi così delicati, non si possono sottacere le varie e complesse sfaccettature che derivano dal dare la cittadinanza in modo snello e facile. Questo dato dell'Istat richiamato in precedenza mostra che vi è stato un aumento di casi di persone denunciate che provengono in larga parte da questi Paesi e in questo senso non è un caso la vicenda che si è verificata di recente a Roma, con due ragazzi tunisini che hanno violentato un ragazzo e poi la mamma di lui. A me dispiace che alcuni colleghi del Pd trovino scomode le mie parole ma la verità va guardata in faccia. Noi non diciamo che non si possa concedere la cittadinanza italiana, ma diciamo un'altra cosa: che la cittadinanza è qualcosa di pregiato, prezioso, che deve essere conquistato dalla persona che riconosce la nostra identità. Noi pensiamo che non sia il caso di concedere la cittadinanza così facilmente agli immigrati in un contesto così difficile come quello che stiamo vivendo".

Risponde Converti: "Avevo chiesto di superare le posizioni da campagna elettorale, perché stiamo parlando di diritti esigibili, e quindi ho chiesto un po' di coraggio da parte di tutti. Stiamo parlando di ragazzi e ragazze che sono italiane e italiani a tutti gli effetti, che magari non sono mai stati o state nel Paese dei loro genitori. La consigliera Mennuni ha fatto un intervento gravissimo. Non ha soltanto utilizzato lo slogan tristissimo della destra degli ultimi 20 anni  e cioè ‘la cittadinanza non è un regalo'. Magari avesse detto solo quello… Lei ha collegato a tutti gli effetti fatti di cronaca nera tristissimi ai nuovi cittadini italiani. Una cosa aberrante a livello politico. Il rispetto verso questi ragazzi e ragazze è totalmente mancato, è una cosa gravissima. Ha utilizzato per esempio il caso di due ragazzi stranieri che hanno sequestrato e stuprato un ragazzino. Ho trovato questo fatto aberrante, soprattutto in un contesto istituzionale come l'aula Giulio Cesare, questa è una cosa da bar. Quando si parla di diritti, questi atteggiamenti non sono ammessi".

La replica di Mennuni: "Titolo scomposto e fuorviante, mie parole male interpretate"

La consigliera Mennuni ha così replicato: "In merito all’articolo sulla approvazione in Assemblea Capitolina della Mozione a favore dello Ius Soli, pubblicato dal sito Fanpage.it, a cominciare dal titolo scomposto e fuorviante, dispiace dover sottolineare come il giornalista abbia male interpretato il contenuto del mio intervento di opposizione, attribuendomi l’equiparazione immigrato-deliquente che io non ho mai sostenuto ne in questa sede, ne in altri contesti istituzionali, politici, privati. Per fare un esempio che introducesse al fulcro del mio ragionamento, ho ricordato il grave fatto della violenza e rapina ad un ragazzo e alla madre. E’ di tutta evidenza a chi ha seguito la seduta, come facilmente dimostrabile visionando la registrazione dell'Assemblea Capitolina, che le mie parole non criminalizzavano in generale tutti gli immigrati".

L'obiettivo del suo discorso, spiega la consigliera, "era quello di far riflettere il Consiglio sulla necessità di attribuire il massimo significato etico al conferimento della cittadinanza, per renderla ambita da coloro che vi aspirano. In considerazione delle differenze, tra le culture e le fedi religiose delle nazioni da cui provengono la maggior parte delle persone che emigrano in Italia e la nostra, tenendo presente la riluttanza ad integrarsi mostrata in più di un’occasione da alcune comunità, ho voluto porre l’accento sulla carenza di qualificati percorsi di inserimento e di mediazione culturale per giovani e adulti che possano preparare ad un più consapevole conseguimento della cittadinanza. Ho citato i dati Istat riferiti alle nazionalità degli autori di atti di delinquenza sul territorio italiano (provenienti per la maggior parte da nazioni a forte immigrazione anche irregolare), per far comprendere che l’aspirazione alla cittadinanza, qualora questa dovesse essere meritata e non regalata, costituirebbe sicuramente una motivazione ulteriore a non incorrere in violazioni della legge. La cittadinanza andrebbe conferita non automaticamente, ma a conclusione di un determinato periodo di “osservazione”, predeterminato per legge, in cui il richiedente abbia mantenuto una condotta di vita osservante della legalità e dimostrato volontà di integrazione nella nostra società, manifestando rispetto e tolleranza per l’identità culturale e religiosa del nostro Paese e riconoscimento dei valori e dei diritti civili propugnati dallo Stato
italiano".

Cosa prevede la mozione sulla cittadinanza

La mozione approvata ieri chiede al sindaco di istituire, spiega Converti, "una cerimonia pubblica nelle sedi municipali e capitoline il 17 marzo di ogni anno, una cerimonia che ha il fine di sensibilizzare sul senso della cittadinanza. Quando questi ragazzi e queste ragazze diventano cittadini italiani nessuno lo racconta, né la politica né l'amministrazione. Resta un fatto privato e invece, visto che c'è una battaglia da fare, deve diventare un fatto pubblico. Per questo noi chiediamo l'istituzione di questa cerimonia alla presenza del sindaco con le neo 18enni e neo 18enni che hanno ricevuto la cittadinanza".

Il secondo punto chiesto dalla mozione è il "potenziamento delle procedure messe in atto da Roma Capitale per l'acquisizione della cittadinanza da parte dei neo 18enni. L'anagrafe in teoria dovrebbe inviare lettere di informazione ai ragazzi sei mesi prima del compimento dei 18 anni, ma abbiamo scoperto che l'invio di queste lettere non è completo, anche perché c'è il problema di tutte le persone che non hanno la residenza. Per fare questo noi abbiamo immaginato il canale scolastico. Questo non significa arrivare a informare i ragazzi e le ragazze quando hanno 17 anni e 6 mesi, ma vuol dire arrivare a parlargli quando di anni ne hanno 15. Per questo vogliamo potenziare il servizio attraverso le scuole, che sono il primo canale di comunicazione che abbiamo con questi ragazzi e ragazze che potrebbero acquisire la cittadinanza".

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