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Aperta solo per 8 giorni per i mondiali del ’90: dopo 31 anni riapre la ferrovia a Roma Nord

Verrà riattivata entro pochi mesi la tratta ferroviaria Vigna Clara – Valle Aurelia, snodo necessario per il collegamento di Roma nord con il resto della città.
A cura di Beatrice Tominic
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Dopo più trenta anni di stop, verrà riaperta entro i prossimi mesi la linea ferroviaria Vigna Clara -Valle Aurelia, tratta che collega Roma nord alla stazione metropolitana della linea  A e, di conseguenza, alla città stessa. Costruita in occasione dei mondiali di calcio di Italia 90 (quelli delle "notti magiche" di Giannini e Bennato, per intenderci), era costata 90 miliardi di lire, utilizzata  e chiusa al transito non appena conclusa la rassegna sportiva. I quattro binari, all'epoca, vennero utilizzati per i collegamenti fra la città di Roma e la sua zona più a nord soltanto per otto giorni erano stati poi chiusi al termine delle gare e la linea disattivata.

Vigna Clara – Valle Aurelia: verso marzo 2022

Oggi, dopo oltre trentuno anni, il Campidoglio ha fatto sapere che è prevista, finalmente, la riapertura dei collegamenti entro marzo 2022. La nuova attivazione della linea era infatti stata rimandata per lungo tempo. Dopo i mondiali di calcio era stata riaperta soltanto per un breve periodo fra il 1998 e il 2000, mentre erano in corso i lavori della linea della ferroviaria fra Roma e Viterbo. La tratta che collega Vigna Clara e le sue zone limitrofe (Flaminia Nuova, Camilluccia, Foro Italico, con fermata anche al Parco del Pineto) al centro città si presenta, però, come il tassello mancate che unisce tutte le aree della capitale: è davvero un collegamento irrinunciabile per chiudere l'anello ferroviario intorno alla città. Oggi finalmente la possibilità di vederla attiva non sembra più così lontana: a confermarlo, oltre al già citato Campidoglio, anche Mauro Alessandri, assessore alla Mobilità della regione Lazio, già in dialogo con RFI e la città. Fra le risorse utilizzabili per la rimessa in uso della linea ferroviaria potrebbero avere un ruolo importante anche i fondi del PNRR: nel piano, circa 31, 7 miliardi di euro sono riservati alle opere ferroviarie e linee locali.

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