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Animalisti contro gli abbattimenti dei cinghiali: “Colpa dei rifiuti, serve porta a porta”

“Il problema di Roma sono i rifiuti non i cinghiali”. Le associazioni animaliste si oppongono agli abbattimenti annunciati con la firma della nuova ordinanza.
A cura di Alessia Rabbai
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Gli animalisti sono sul piede di guerra contro l'annuncio dell'abbattimento dei cinghiali a Roma. Ieri sera il commissario straordinario per l'emergenza della peste suina Angelo Ferrari ha firmato la nuova ordinanza sul contenimento del virus, che estende la zona rossa all'intera città di Roma. Da settimane le varie associazioni animaliste si sono dichiarate in più occasioni contrarie all'uccisione degli ungulati, appellandosi a metodi alternativi di cattura e chiedendo alle istituzioni di essere ascoltate.

Tra queste l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha fatto sapere che sta valutando d’impugnare l’ordinanza, che definisce "l’annuncio del tragico finale di un caso montato da chi con la ‘demonizzazione' dei cinghiali, che forse mira anche ad aumentare il proprio bacino elettorale composto anche da agricoltori, allevatori, cacciatori. Abbiamo assistito negli anni al ripopolamento degli esemplari, tra l’altro con specie non autoctone". E nel caso si voglia ricorrere ai cacciatori, Oipa ricorda che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) afferma: "La caccia non è uno strumento efficace per ridurre le dimensioni della popolazione di cinghiali selvatici in Europa".

"Il problema sono i rifiuti, non i cinghiali

Gli animalisti spiegano che la colpa della presenza dei cinghiali in città è del non corretto smaltimento dei rifiuti, che si accumulano in strada intorno ai cassonetti e che attirano gli animali selvatici in cerca di cibo. "Ad Ostia Antica, Axa, Casal Palocco, Infernetto, nei pressi della Tenuta presidenziale di Castelporziano, dove vive una sostanziosa popolazione di cinghiali, non hanno i problemi che si stanno manifestando a Roma Nord. Nel Municipio Roma 10 infatti funziona il ‘porta a porta'".

"Caccia può diffondere il virus"

Oipa spiega che molti cittadini le stanno chiedendo di dare voce ai cinghiali, ritenendo che la loro colpevolizzazione sia ingiustificata. "Spiace constatare come il sindaco Gualtieri preannunci gli abbattimenti senza avere consultato le associazioni protezionistiche – ha commentato la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli – Ispra inoltre nelle sue indicazioni afferma che è importante sospendere qualsiasi tipo di attività venatoria nella zona infetta da peste suina africana, poiché si tratta di "attività che comportano un duplice rischio: la movimentazione di cinghiali potenzialmente infetti sul territorio, soprattutto conseguente al ricorso di tecniche che utilizzano i cani, e la diffusione involontaria del virus attraverso calzature, indumenti, attrezzature e veicoli".

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