Ancora niente test per chi torna in pullman da paesi a rischio. D’Amato: “A lavoro su ordinanza”

La Regione Lazio lo aveva annunciato già alcuni giorni fa: le persone in arrivo nel Lazio dai paesi a rischio, sarebbero state sottoposte al test sierologico per verificare un'eventuale positività al coronavirus. La decisione è stata presa al fine di scongiurare una ripresa dei casi nel Lazio ma soprattutto nella capitale, attraversata ogni giorno da milioni di persone che non solo a Roma vivono e lavorano, ma arrivano anche da altre zone d'Italia per i motivi più disparati. E se nella prima fase della pandemia nella capitale il virus non ha avuto la stessa diffusione di altre città del nord Italia, non è detto che i casi non possano aumentare nuovamente. Dopo che nei giorni scorsi alcune badanti di ritorno dalla Romania in pullman sono risultate positive al coronavirus, la Regione ha deciso di sottoporre tutti a test sierologico. L'ordinanza però, ancora non è arrivata. L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha dichiarato che le autorità sono al lavoro, e a breve dovrebbe essere varata.
Test sierologici per docenti e lavoratori della scuola
Potranno sottoporsi al test sierologico per l'individuazione degli anticorpi del coronavirus anche i docenti e i lavoratori della scuola prima del rientro in classe. L'iniziativa, in attesa di un'analoga indicazione annunciata a livello nazionale, viene dalla Regione Lazio: il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha annunciato che saranno 120mila i test per i docenti e lavoratori della scuola messi a disposizione per un primo screening. I test saranno su base volontaria, come è stato per personale sanitario e forze dell'ordine nelle settimane passate.